A scuola ti insegnano che sono le api a fare l’impollinazione: ed è vero, verissimo, ma non sono certo le sole a impollinare. Basta guardare su un fiore, su un’aiuola, in un prato, e si vedranno moltissimi piccoli animali girare intorno ai fiori, e magari abbandonarvisi in estasi.
Non troverete le vespe (qualcuna c’è, ma non sono le vespe “solite”, che di regola sono carnivore), non troverete i calabroni (no, quelli lì sono i bombi: parenti stretti delle api), troverete magari qualche formica in perlustrazione, ma soprattutto troverete una gran varietà di mosche e moschine.
Ebbene sì, molti non lo sanno ma le mosche noiose che ci ronzano in giro, e i mosconi, non sono gli unici rappresentanti della loro famiglia. Esiste una gran quantità di mosche, mosche a tutti gli effetti, che a entrare nelle nostre case per farci solletico o per morderci non ci pensano neanche: vivono di polline, come le api. La differenza è questa: che non fanno il miele, il nettare se lo mangiano loro sul posto e tutto finisce lì; quindi per noi non hanno alcuna importanza pratica. Dato che non ci danno fastidio, e che non ci portano utili, tendiamo a ignorarle. Di queste mosche, insomma, non si parla mai: eppure anche loro sono importanti, l’impollinazione avviene anche attraverso di loro, e quindi se volete mangiare frutta, pomodori, melanzane, eccetera, di queste mosche bisogna tener conto.
Per esempio, la Volucella zonaria; o magari la Volucella inanis, o la Milesia crabroniformis: che sono molto comuni anche qui da noi, e che hanno una caratteristica in comune: sembrano api, o vespe. Anche a guardarle da vicino, soprattutto se stanno ferme, l’illusione è perfetta.
Ma poi, se si alzano in volo o se le si va a guardare un po’ più da vicino, si vede che sono proprio mosche: la testina di una mosca, le zampine di una mosca, il volo come una mosca. L’unica differenza è che sono vestite come le api: un trucco molto comune in natura, che funziona quasi sempre, perché se hanno timore di essere punti o avvelenati gli eventuali malintenzionati non stanno lì a pensarci tanto e girano al largo. Un trucco simile lo hanno adottato anche alcuni serpenti, come quello che imita alla perfezione i colori del serpente corallo (velenosissimo) ma che non è il serpente corallo ed è anzi soltanto una biscia qualsiasi, però colorata.
Queste mosche “mimetiche” si chiamano Sirfidi (Syrphidae) e vivono di nettare dei fiori; le loro larve (o cagnotti che dir si voglia) abitano sul legno morto o addirittura sui funghi; alcune varietà hanno larve che sono carnivore e si nutrono di afidi delle piante, risultando quindi utili alla coltivazione.
I Sirfidi sono dìtteri, cioè mosche a tutti gli effetti; i dìtteri sono insetti con due ali ben sviluppate e due più piccole quasi invisibili, mentre le api (se ci fate caso) hanno tutte le quattro ali ben formate.
Ditteri sono anche le zanzare, ahinoi: un ordine di insetti che tra noi umani gode di una gran brutta fama, insomma; ma queste mosche e moschine che stanno sui fiori sono per noi del tutto innocue. Anzi, a dir la verità, a vederle muoversi viene il sospetto che di noi umani, ai Sirfidi, non importi proprio niente di niente.
E poi, sui fiori, ci sono anche le farfalle; ma qui mi fermo perché se comincio a parlare delle farfalle poi non finisco più.
Le immagini vengono da http://www.lucianabartolini.net/ che è un sito bellissimo e pieno di fotografie magnifiche, da non perdere, e da riviste ed enciclopedie che ho qui in casa. (e magari da altri siti, che però non mi sono scritto...I beg your pardon!!)
prime due Volucella inanis
RispondiEliminaultima V. zonaria
grazie! purtroppo non riesco a correggere i post in questi giorni (ogni giorno c'è un conflitto nuovo fra blogger e il mio pc).
RispondiEliminaIo non sono un entomologo, penso che si veda...
:-)
questi sono solo raccontini per chi ne sa ancora meno di me
Che bell’articolo, grazie!
RispondiEliminagrazie a te :-)
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