IL TRENO ELASTICO
Per chi vuole partire, ma anche un po’ restare,
c’è il treno elastico:
il primo vagone giunge a destinazione
ma l’ultimo rimane alla stazione.
Per chi vuole partire ma anche un po’ tornare
c’è il treno elastico.
Si siede in testa al treno e va lontano
e poi se ha nostalgia
attraversa i vagoni fino in coda
e torna alla partenza piano piano.
( Roberto Piumini )
Il treno per me era come stare in famiglia, mio zio era ferroviere, avevo molti amici in ferrovia e molti ne ho ancora. Si faceva il biglietto, si saliva in carrozza, e via: se trovo chi ha riempito le stazioni di tornelli, di obliteratrici, di spot e di televisori implacabili, di prenotazioni obbligatorie, di "diverse tipologie di treni"... Mah, meglio non pensarci. Tra l'altro, la cosa non sembra interessare a nessuno: forse avete ragione voi, voi che ve ne fregate, e ho torto io, io che mi divertivo a viaggiare in treno.
Anche le montagne, i boschi, perfino la linea dell'orizzonte, sono diventate cose da eliminare e da distruggere. Se vi guardate attorno e c'è un albero, fosse anche in campagna, state sicuri che verrà abbattuto quanto prima.
La solitudine, i posti senza case e senza strade,
i boschi, le montagne, diventeranno cose preziosissime.
( Dino Buzzati )
Caro Giuliano, ti ringrazio per questo post. Non sai quanto mi sia piaciuto. Con la struttura a panino ( citazione- tu e la tua rabbia - citazione ) hai detto tutto.
RispondiEliminaSai che ho conosciuto tanti anni fa Piumini? Recitò nella " mia" libreria i sonetti di "L'amore in forma chiusa " ( bellissimi ) in una maniera insolita. Si fece bendare e volle dietro di sé una donna che gli poggiasse una mano sulla spalla. E' una cosa che non potrò dimenticare come i treni visti da bambina...
Di Piumini mi piace molto "Sonetto nuovo fa' come un gatto", l'ho anche usata (rubata, presa in prestito) su www.golemindispensabile.it
RispondiEliminamagari la riporto anche qui...