A noi di sinistra certe persone non sono mai piaciute: né loro, né i loro metodi. Non si tratta di un nome in particolare, e non c’entra lo scandalo più recente, quello del Monte dei Paschi (purtroppo, ce ne sono altri...). E’ proprio il sistema, il modo di fare, la mentalità, che è del tutto estranea alla Sinistra: degli infiltrati, verrebbe da dire. Persone con mentalità di destra infilate nei partiti di Sinistra: reaganiani e thatcheriani, liberisti neanche tanto camuffati. E’ stato il pensiero dominante, dagli anni ’80 in poi, e anche a sinistra si è ceduto: il risultato è che la Coop non era più la Coop, banche e assicurazioni da sempre legate al mondo del lavoro sono diventate indistinguibili dalle altre banche e assicurazioni, le librerie Feltrinelli sono identiche alle Rizzoli e Mondadori, nemmeno il sindacato è rimasto indenne da questa deriva liberista e di destra. Il caso più eclatante è stato probabilmente l’elezione a deputato di Calearo, uomo di destra, cooptato nel PD da Walter Veltroni: e infatti dopo pochi mesi è passato nelle file della destra, con Berlusconi e con la Lega, al suo posto naturale. Non è una novità, insomma; e per questo il PD, e prima ancora i Ds e il Pds, ne sono stati penalizzati pesantemente, per vent’anni, in termini di voti alle elezioni.
A destra si sono persi, o hanno fatto finta di ignorare, tutte le discussioni che abbiamo fatto all’interno della Sinistra; a destra non hanno ancora capito che Prodi è democristiano, che Scalfaro era un cattolico conservatore, e su Libero e sul Giornale sono perfino arrivati a dare del comunista a Mario Monti – ma qui mi fermo e arrivo al dunque. Che è questo: noi di sinistra siamo contenti che sia finalmente scoppiato il caso del Monte dei Paschi, era ora, non se ne poteva più di vedere certi personaggi vicini ai nostri Partiti. Che si tolgano dai piedi, che vadano anche in galera se necessario.
Detto questo, mi guardo intorno e guardo in volto le persone che si sono alzate in questi giorni col ditino alzato, a indicare lo scandalo della banca legata al PD: Maroni, Berlusconi, Tremonti, Grillo, mamma mia, che parata di mostri... Quel dito puntato mi sembra ancora più inquietante, non il dito di una persona ma quello di un mostro, di uno zombie. Mi sembra di essere finito in uno di quei film degli anni ’50 dove c’erano tutti assieme Frankenstein, Dracula, l’Uomo Lupo, la Donna Pantera, la Mummia, e chissà cos’altro ancora. Scappi da uno di questi mostri, e te ne trovi davanti un altro... Impossibile sfuggire. E allora, che fare? Ricordare a Roberto Maroni la Banca Padana, la Popolare di Lodi, l’appoggio e la presenza fisica nella giunta più indagata, inquisita e condannata della Regione Lombardia, eccetera eccetera eccetera? Ricordare a Giulio Tremonti che è stato a capo dell’Economia per quasi vent’anni? Ricordare a Silvio Berlusconi le sue infinite holding tipo scatola cinese, i discorsi in favore degli evasori fiscali, i condoni edilizi, i condoni fiscali, gli infiniti scandali che lo vedono impegnato da trent’anni in infiniti processi? Non serve, sono come gli zombies: pensi di averli sistemati, risorgono subito più cattivi di prima.
Beppe Grillo mi sembra l’Uomo Lupo: che in un film di Gianni e Pinotto era un amico, ma ogni sera supplicava gli amici di tenerlo ben chiuso in una stanza, con la luna piena avrebbe potuto sbranarli lo stesso, alla faccia dell’amicizia.
Unica consolazione: nel PD nessuno ha difeso quello che è successo al Monte dei Paschi, così come nessuno ha difeso Filippo Penati, ormai da molto tempo fuori dal Partito. A destra, invece, tutti difendono tutti, negano anche l’evidenza, Formigoni anche dopo lo scandalo del San Raffaele e di altri ospedali lombardi continua a ripetere che non è successo nulla (e i soldi del ticket, contanti liquidi e puliti, a chi andavano?), la Lega Nord anche dopo lo scandalo delle discariche cremonesi e bresciane continua a dichiarare di aver fatto buon governo, Maroni si vanta dei successi contro la mafia proprio mentre la magistratura svela con chiarezza che la mafia e la ‘ndrangheta sono ormai ovunque, nella Padania leghista e in particolare in Lombardia.
In questo contesto, però, mi ricordo di essere lombardo. E, da lombardo, penso che il candidato del centrosinistra alle prossime elezioni si chiama Umberto Ambrosoli. Ecco, a Umberto Ambrosoli mi sento di dare fiducia. In parte per il cognome che porta, per la famiglia da cui proviene, e poi – soprattutto - per come si presenta e per quello che dice. E non è vero che “sono tutti uguali”, nel PD hanno iniziato davvero a lasciare a casa i mostri, quelli sacri e quelli ingombranti, il PD di oggi sta diventando un partito diverso rispetto al passato più recente. Anche nel movimento di Grillo ho visto emergere facce nuove, volti e modi di persone normali: si tratta comunque di fare piazza pulita rispetto al passato. Anche con Ingroia ci sono persone che hanno combattuto la deriva di questi anni. Abbiamo dunque a disposizione alcuni partiti o movimenti che cominciano a prendere le distanze dalla speculazione e dal pensiero dominante degli ultimi trent’anni, quello che ci ha portati alla crisi. Sia nel PD che con Ingroia che con il Movimento 5 stelle ci sono persone interessanti. Sta a noi elettori fare in modo che si continui sulla buona strada, vigilare; per intanto, l’importante è che si mettano fuori gioco tutti quelli che hanno portato la ‘ndrangheta perfino nel Consiglio regionale della regione più importante d’Italia: e intendo i Maroni, i Formigoni e i loro alleati che ci hanno portato alla crisi economica e morale.
AGGIORNAMENTO AL 2 FEBBRAIO 2013: il Corrierone fa un titolone, pare che Maroni accusi Napolitano di coprire lo scandalo. Oh bella, e Maroni dov'era, e Tremonti dov'era? Erano al governo, uno agli Interni e l'altro all'Economia. Non hanno visto niente? Tremonti pare che abbia firmato addirittura un mega prestito al Monte dei Paschi, i famosi Tremonti-bond... E i condoni, lo scudo fiscale, la depenalizzazione del falso in bilancio, chi li ha firmati? Lo scrivo qui per i distratti: Tremonti, ministro dell'Economia dal 2001 al 2012.
AGGIORNAMENTO AL 9 FEBBRAIO 2013: al Monte dei Paschi, stando alle notizie più recenti, faceva capo anche una persona vicina a Cesare Verdini, un deputato molto importante. Non sapete chi è Verdini? Male, molto male: andate a informarvi.
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