Agli italiani, e soprattutto ai lombardi, piace vivere in mezzo alla sporcizia, e ai politici ladri. Da oggi lo sappiamo con certezza (io non mi ero mai fatto illusioni, ormai si sa).
Quanto durerà? Durerà fino a quando i vecchi avranno finito i soldi, fino a quando si pagheranno le pensioni che servono ai vecchi per mantenere i figli disoccupati. E dopo? Dopo, forse, anche i più duri di zucca capiranno che cosa è successo.
AGGIORNAMENTO al 4 marzo 2013: arrestati per vicinanza alla camorra un ex assessore monzese e un ex assessore milanese, entrambi in giunte leghiste-berlusconiane. Immagino che torneremo a votare presto, in Lombardia. (il giorno 12 marzo 2013 arresti anche per un ex direttore di "La Padania" e altri sette o otto ciellini o leghisti, sempre scandali legati alla sanità lombarda). L'ondata di arresti e sequestri prosegue il 3 aprile 2013, legata agli impianti eolici e alle energie alternative: arresti e sequestri in Sicilia, Calabria, Campania, e Lombardia. Come si diceva, ormai sono quattro le regioni in mano alla criminalità organizzata: e dunque un saluto a Roberto Maroni, che è stato ministro degli Interni in tutti questi anni recenti. Efficientissimo, a quel che vedo; intervistato oggi dal Tg Lombardia della Rai, ha detto che sono illazioni e che alle illazioni lui non risponde. Illazioni? Ok, la prossima volta che vi danno una multa siete autorizzati a non pagarla: se il Presidente-Governatore della principale Regione d'Italia definisce "illazione" le sentenze della Cassazione, allora si può mettere in discussione qualsiasi cosa. Siamo davvero messi male, ma fa bene Maroni ad approfittarne: se i lombardi lo votano...
AGGIORNAMENTO al 14 marzo 2013: «abbiamo toccato il fondo, peggio di così è impossibile» « no, si può ancora scavare». Beppe Grillo al piccone, Casaleggio alla vanga, gli eletti del Movimento a portar via con le carriole. Non è una battuta, purtroppo.
AGGIORNAMENTO al 26 marzo 2013: confermati i sette anni di carcere per vicinanza alla mafia a Marcello Dell'Utri. E dunque, si può dire senza pregiudizi (anzi, con giudizi definitivi a più livelli) e senza il minimo rischio di querele che gli italiani in questi vent'anni hanno votato felici e contenti, senza nemmeno turarsi il naso, per un partito fondato a) da un corruttore di giudici, Cesare Previti b) da un uomo molto vicino alla mafia siciliana, Dell'Utri. Roberto Maroni è stato al governo per vent'anni accanto a queste persone, e continua ad essere solidale con loro.
AGGIORNAMENTO al 30 marzo 2013: nel Mov.5stelle continuano a dire che sono contro ai partiti e ai sindacati. Detto così: "i" partiti e "i" sindacati. Non è che siano contrari a questo modo di gestire i sindacati e i partiti, o che stiano criticando questo o quel dirigente, nel qual caso avrebbero mille ragioni; ce l'hanno proprio con i partiti e i sindacati. Quindi, o sono fascisti (nel senso di fautori di una dittatura che abolisca i partiti) o sono ignoranti (nel senso che non hanno idea di cosa siano partiti e sindacati).
AGGIORNAMENTO al 4 aprile 2013: oggi anche Renzi ha detto che bisogna fare l'accordo con il Pdl. E dunque, chi in un un modo chi un altro, sia Renzi che Grillo ci stanno spingendo verso un nuovo governo Berlusconi; pare che delle condanne per mafia e per corruzione di Previti e di Dell'Utri non importi un fico a nessuno. Fico come foglia di fico, per usare un'immagine cara a Beppe Grillo.
AGGIORNAMENTO al 18 aprile 2013: da oggi è ufficiale, Roberto Formigoni ha governato per cinque anni, ma falsificando le firme della sua lista. Che l'abbia fatto lui di persona o qualcuno a lui vicino, poco cambia; che non ne avesse bisogno, come dice lui, è un'aggravante. La Lega Nord e Maroni, come sempre, fanno finta di niente.
AGGIORNAMENTO al 21 aprile 2013: confesso che cominciavo a crederci, ci siamo andati molto vicini: Bersani che riceve l'incarico, Grillo che dice (col suo stile) "gli dò la fiducia ma poi lo tengo per le palle", ed ecco finalmente fuori gioco Berlusconi, la Lega, l'agenda Monti, eccetera. Oggi avremmo un governo nuovo, non il migliore ma qualcosa ci sarebbe stato e si poteva cominciare. Invece no, Grillo ha detto altre cose e non è andata così.
AGGIORNAMENTO al 24 aprile 2013: ancora arresti in casa Lega Nord, tocca all'ex tesoriere Belsito e si parla di coinvolgimenti in casa Bossi. C'è chi parla di cose ormai passate, io invece temo per il futuro: visto che gli elettori hanno ormai definitivamente abdicato, ormai sono rimasti solo giudici e carabinieri (e finanzieri, e vigili del fuoco...) a tenere in piedi il nostro Paese. C'è da aver paura, appunto.
AGGIORNAMENTO al 29 aprile 2013: Letta Facta est.
AGGIORNAMENTO al giugno 2018: dopo l'indimenticabile Renzi (l'uomo che fece chiudere L'Unità, detto en passant), il nuovo Craxi che ha azzerato il PD (come Craxi fece col glorioso PSI, voto più voto meno, tenuto conto che il PSI era più piccolo del PCI-PDS), dopo la parentesi Gentiloni (altra brava persona, come Letta jr, ma si sa che le brave persone in Italia non hanno seguito), c'è ancora gente "di sinistra" che vota per Grillo. Eppure, le elezioni del 2013 parlavano già chiaro, chiarissimo: si parlava di un appoggio esterno a Bersani, ma i grillini che erano d'accordo furono espulsi dal M5S. Cinque anni dopo, dimenticato tutto, azzerato tutto: gli elettori italiani hanno una memoria di brevissima durata, qualche giorno, come le mosche insomma.
AGGIORNAMENTO a luglio 2018: la barzelletta d'Italia, quella che tutti raccontano o hanno riso sentendola raccontare, quella del politico che viveva in un appartamento panoramico a Roma, in pieno centro, ma non sapeva chi gli pagasse l'affitto. Ebbene, in questo 2018 quel politico, la barzelletta d'Italia, è stato eletto sindaco di Imperia. Così va, inutili a questo punto le dotte analisi sul voto, sulla "crisi della sinistra", sulla "supremazia tedesca nell'area euro", eccetera eccetera. Di che cosa si vuol parlare, se la barzelletta d'Italia viene eletto e gli si dà ancora fiducia? Al di là delle dotte analisi da salotto tv o da commento economico politico sui quotidiani, la verità è che gli elettori italiani dormono sonni profondi...quando si sveglieranno, sarà troppo tardi (è già troppo tardi).
AGGIORNAMENTO a settembre 2018: ecco, dagli anni '90 in su ci hanno raccontato fino allo sfinimento la storia che ciò che è statale è pessimo e invece i privati avrebbero sistemato tutto. Poi crolla il ponte a Genova, ma nessuno parla di ciò che è evidente: se i privati annunciano spese per la manutenzione, il titolo crolla in Borsa. Chi compera azioni lo fa per guadagnarci, guarda che novità.
AGGIORNAMENTO a febbraio 2019: difficile tenere il conto: adesso Formigoni (6 anni), dopo Previti (corruzione di un giudice), Dell'Utri (vicino alla mafia), Berlusconi (frode fiscale) tutti sui 5-6 anni di galera, definitivi. Poi vanno aggiunti Bossi e i dirigenti leghisti di Trenord (chi ha denunciato le ruberie ha perso il posto di lavoro), Alemanno a Roma (6 anni in primo grado). La gente si lamenta ma poi, alle elezioni, vota per i ladri, i corrotti, i mafiosi: per loro o per il loro partito. Quantomeno, a sinistra gli elettori sono stati più attenti: la perdita di voti del PD parla chiaro, ma va anche detto che nessun dirigente PD (né Renzi, né D'Alema, né Veltroni, né Rutelli...) ha mai subito condanne. Un minimo di attenzione agli elettori andrebbe richiesta: in Abruzzo hanno votato per il partito delle "casette" dopo il terremoto, in Liguria per il partito dei tre condoni edilizi in nove anni... Che dire, mah.
AGGIORNAMENTO a giugno 2019: i commenti su Ferrara, dove la sinistra cede il sindaco alla destra dopo 73 anni, mi fanno subito pensare a Parma dove la stessa cosa è già accaduta. Chi si ricorda come andò a finire a Parma? Finì con la bancarotta, la città di Parma (città gioiello sotto le amministrazioni PCI-PSI) fu dichiarata fallita. Dato che la cosa è accaduta dopo tre legislature Lega/Forzitalia, non si può nemmeno dare la colpa alle amministrazioni precedenti. In seguito, fu eletto sindaco Pizzarotti (eccetera, Pizzarotti non è più grillino ma è ancora sindaco). E poi Bologna, con il sindaco Guazzaloca: Guazza chi??, diranno i nostri simpatici commentatori. Eh sì, la memoria non è il vostro forte. Buona fortuna a Ferrara, magari stavolta va diversamente, magari stavolta il neosindaco non andrà in galera, chissà.
AGGIORNAMENTO al settembre 2019: dopo sei anni e mezzo, Grillo e Casaleggio fanno un governo con il PD. E se l'avessero fatto subito, nel 2013, dopo le elezioni? Bersani glielo aveva chiesto, loro hanno risposto di no e chi era favorevole fu espulso dal moVimento. Quanto tempo si sarebbe risparmiato...(anni, non mesi). Nel 2018 Grillo scarta Berlusconi (corrotto) ma si tiene la Lega (fondata da un tizio che si fotteva i soldi del partito, coinvolta in molti scandali, al governo da un quarto di secolo proprio sottobraccio a Berlusconi...). Adesso vedremo come continua la storia, ma da Grillo e da Casaleggio un po' di autocritica, almeno un pochino? Mah.
La vignetta di Altan è del 2010, e viene da L'Espresso (29 aprile 2010)
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