Ogni tanto gli astronomi ci sorprendono dando l’annuncio che su Marte, o su qualche pianeta lontano fuori del Sistema Solare, è stato trovato del metano. I telegiornali e i giornali di carta ne danno la notizia, che serve più che altro a suscitare l’ilarità dei disk-jockey delle radio private: ne ho ascoltato uno poco tempo fa che sghignazzava pensando a metanodotti da qui al sesto pianeta a sinistra di Alpha Centauri (“chissà se verrà a costare di meno in bolletta...”). Ma io, rispetto ai disk-jockey e ai giornalisti, ho un vantaggio incredibile, un vero asso nella manica: il mio diploma di perito chimico.
Infatti, ed è una cosa talmente nota che mi vergogno a scriverla, il metano è la molecola più semplice della chimica organica; e chimica organica significa vita. Se si trova il metano, è probabile che su quel lontano pianeta di Alpha Centauri, o su Betelgeuse, o su Marte, ci sia vita, o che ci sia stata, o che possa nascerne: è questa la notizia, ed è così che dovrebbe essere data.
Il problema dell’informazione scientifica è grosso e importante: forse non è il più grosso e il più importante, ma capita quasi sempre che la notizia in sè, in partenza, presa da fonti autorevoli, sia serissima e valga la pena di fare uno sforzo per capirla; ma poi finisce nelle mani di gente (ahinoi, giornalisti professionisti e non solo disk-jockey...) che non ne capisce niente e che invece di ragionarci sopra, di tacere, o di chiedere aiuto, si aggrappa alla prima parola che riconosce – in questo caso il metano, il gas per la cucina e il riscaldamento, la bolletta del gas, l’acqua per gli spaghetti – e ci costruisce sopra una sua personale variazione più o meno divertente e simpatica, ma quasi sempre molto rozza e assai banale. Esiste infatti qualche altra cosa al mondo, al di fuori delle nostre quattro mura domestiche? Si direbbe di no.
L’idea che basti avere un diploma di perito chimico per saperne più della maggioranza dei giornalisti professionisti, e si direbbe anche dei deputati senatori assessori vescovi e cardinali, è di quelle che mettono sgomento. Perciò smetto di scrivere, che mi viene l’angoscia; e me ne esco a rimirar le stelle.
giovedì 29 ottobre 2009
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6 commenti:
Sai anche mooolto di più anche di una insegnante elementare, almeno sul metano eh eh. Sono d'accordissimo, perché dare una notizia come questa -e come moltissime altre- senza spiegare bene? A chiunque verrebbe da pensare a giacimenti di metano, magari da sfruttare...
Nelle mie intenzioni è il primo di una piccola serie... Se ti ricordi, l'avevo già iniziato altrove.
:-)
Ho letto un piccolo manuale del professore Umiltà che metteva proprio in guardia dai cd "divulgatori" o informatori scientifici
Ciao Ange! Grazie per la visita... Pensa che io so quattro cose messe in croce, ho preso giusto quel diploma di perito chimico e con un voto basso perché studiavo poco: una delle grandi sorprese della mia vita è stata quella di trovare Gente Che Ha Studiato che ne sapeva meno di me. Del resto, se uno fa il liceo classico e poi va a Giurisprudenza, o a Teologia...
...trova sempre qualcuno/a che gli fa i riassunti o l'aggiorna ;)
Oh bella... stai a vedere che ho fatto una gaffe: teologa o advocata nostra?
:-)
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