E, per finire, ecco le nuove norme del Codice della Strada, in vigore da agosto: in sostanza, forti inasprimenti delle multe e delle sanzioni.
Qualcuno si sente più sicuro?
Non passa giorno senza che io non veda con i miei occhi almeno una macchina sportiva veloce fare una manovra azzardata, del tipo: curva stretta a 90 gradi affrontata senza scalare le marce, rasente al muro il più possibile, in pieno centro abitato. Ieri, dopo la curva c'era una giovane donna col passeggino: dieci metri più in là, ed era fatta. Bastava che uscisse di casa un attimo prima. Magari il bambino ha buttato per terra il ciucio, lei si è attardata a raccoglierlo, si è salvata la vita e nemmeno se ne è accorta.
Intanto io, in macchina, su brevi percorsi, faccio i miei esperimenti: stare dentro i limiti di velocità nei centri abitati, per esempio. Bastano venti metri di rettilineo (anche meno) e, zac, sorpassato. Oggi si può. Lo fanno tutti, anche senza macchine sportive: chi va piano è un fesso, anche e soprattutto vicino alle scuole elementari.
Cosa farei io se potessi sostituirmi al legislatore? Per esempio questo: vietare la circolazione a tutte le macchine inutilmente potenti e aggressive.
Se c'è un limite di 130 Km all'ora sulle autostrade, perché mai permettere la circolazione ad automobili che vanno a 200 Km all'ora?
Lo stesso discorso va fatto per le moto. Quanti morti ha sulla coscienza Valentino Rossi? Di persona, nessuno; indirettamente, a centinaia.
E qui nasce il provvedimento successivo: abolizione immediata di tutte le gare automobilistiche e motoristiche, dalla Formula Uno ai rallies, a tutto quel che vi viene in mente. Abolizione immediata, perché è dall'esempio dei rallisti e dei Valentino Rossi che nascono i comportamenti come quelli che ho descritto all'inizio, auto rasente al muro in curva a tutta velocità.
Qualcosa da obiettare? Mi avete trovato antipatico a sufficienza? Figuratevi cosa sto dicendo io, che dovrò pagare una tassa una tantum di diecimila euro per comperarmi una macchina nuova che non mi serve, perché la mia sarebbe inquinante (figuriamoci: non ho mica la Balilla, ho una Clio con la quale faccio due pieni all'anno) (due pieni all'anno, certo).
Ringrazio i legislatori per tutto questo affetto che mi dimostrano; in particolare, ringrazio il mio presidente Formigoni che sta volando sopra di me con il suo elicottero, il presidente Berlusconi con il suo jet privato, e l'on. Bossi con le sue auto d'epoca. Tutti veicoli a molla e a pedali, suppongo: ecologici e che non inquinano.
PS: la tradizione delle Ferrari, i fasti del motociclismo italiano? Ma figuriamoci: cosa dovrebbero dire allora i vignaiuoli e i produttori di grappe, che nel nostro Paese sono una vera gloria millenaria? Le Ferrari le faranno in Serbia, le grappe e il Barbera continueremo a farle qui.
Life History of the Forget-me-not
10 ore fa
4 commenti:
sei un demente !
prova a rispondere nel dettaglio, non mi sono inventato niente.
comunque, se fai clic su "Delio Tessa" nella colonnina qui a fianco trovi la ragione sociale di questo blog (cioè di me).
Premesso che mi cascano le braccia quando leggo commenti maleducati ed inutili come quelli dell'anonimo (e ti pare che si firmi) devo dire che siamo in due, di dementi, e antipatici anche.. Concordo in pieno, aborro le macchine inutilmente potenti, le moto inutilmente rombanti, questi simboli squallidi di potenza e potere. Odio queste piccole/grandi limitazioni della libertà oersonale di cui parli, quali l'obbligo a cambiare la macchina, Io poi, alla mia vecchia macchinina celeste, mi sono affezionata e non la cambierei mai.
E' un discorso molto complesso, io qui ho volutamente esagerato, "provocato", magari: si può dire? ormai "provocano" tutti, sono tutti trasgressivi...
L'unica trasgressione vera che si può fare è criticare la Formula Uno, vera religione del nostro tempo - l'aspetto ingegneristico e meccanico è sempre appassionante, ma le corse...Sono vent'anni, ormai, che in F1 corrono solo i figli dei milionari. Nel senso che pagano loro, per correre: è il segreto di Pulcinella. Poi, certo, qualcuno è davvero bravo.
Mi ha colpito invece l'enorme sottovalutazione del problema degli incidenti in moto. Ci sono pochissimi che ne parlano, anche tra i blogger.
Ho trovato un paio di siti dove si spiega con cura che l'auto è più pericolosa della moto: e ci si dimentica di dire che in moto ci si va per tre mesi all'anno, le statistiche andrebbero anche "pesate", se no si torna al pollo di Trilussa.
(Il commento sopra non mi ha dato fastidio, so che la stragrande maggioranza delle persone la pensa così. Adesso, quantomeno, so che mi ha letto e forse ci sta pensando).
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