lunedì 6 settembre 2010

Gary Larson


Gary Larson è americano, classe 1950. (una delle mie grandi passioni).
PS: Non so dire bene perché, ma nel ritrovare questa vignetta mi sono venuti subito in mente dirigenti del nostro principale partito d'opposizione.

6 commenti:

franz ha detto...

"...dirigenti del nostro principale partito d'opposizione"

opposizione a che cosa? alla privatizzazione dell'acqua, alla riduzione del precariato, e cose così?

volevi dire "di posizione"?

per essere di opposizione basterebbe avere come programma politico quello che si può scrivere dopo aver visto le puntate di "linea diretta", di Jacona alla tv, ma ci vuole coraggio...

Giuliano ha detto...

beh, in teoria si tratta pur sempre di opposizione...Ma, tanto per fare qualche nome, a me fa impressione vedere in tv Colaninno jr e Letta jr dire "Formigoni ha ragione, Tremonti ha ragione, la Lega ha molte ragioni, federalismo anche noi", eccetera. Mamma mia, questo sarebbe l'erede dei voti del PCI? Per forza che poi perdono voti, se cominci dicendo che hanno ragione quelli che hanno fatto il disastro (del bilancio, per esempio, o del lavoro), chi vuoi che ti voti ancora?
Continuo a sperare, io mi riconoscevo nell'Ulivo, ma - santo Cielo! -
(o, come direbbe Charlie Brown, "Good grief!")
(che non so bene cosa significa, ma la sua faccia era molto convincente)

Mauro ha detto...

Good grief... ;)

Giuliano ha detto...

50 cents, prego.
:-)

Mauro ha detto...

Lo sfondo, lo scenario in cui ci muoviamo oggi, continua a farmi pensare che non ci sia un momento più propizio per abbattere questo governo e liberarsi definitivamente di di certa gente orrenda, per risvegliarsi di soprassalto dopo un brutto sogno durato 15 anni.
Poi però mi guardo attorno e rimango attonito, tanto di fronte all'incomprensibile atteggiamento dell'opposizione, tanto dal constatare che il governo un suo zoccolo duro evidentemente cel'ha, uno zoccolo duro e cieco e sordo e volgare e prepotente e, orrore, radicato molto ma molto più di quello che pensassi. Ed è questo che fa male, rendersi conto che questo zoccolo è composto da gran parte della gente che incontri in giro per strada, con la quale ti trovi in coda al supermercato, con la quale lavori, e trascorri tuo malgrado gran parte del tuo tempo...

Giuliano ha detto...

Avevo uno zio (classe 1927) che mi diceva, sorridendo: "eh, voi siete nati nella bambagia, queste cose non le potete capire".
Io avevo 10-14 anni, quarant'anni fa: aveva ragione, lui faceva il muratore e il contadino (muratore finissimo, gli toccavano sempre le cose più complicate, archi e volte), io non ho mai fatto lavori pesanti. Ma è dai lavori pesanti, manuali, che si capisce la fatica che c'è dietro alle conquiste ottenute. Se si cresce con la playstation e con il digitale satellitare, e se si è troppo giovani per aver conosciuto le generazioni come quella di mio zio, è difficile dare il valore giusto alle cose.