Bajo tu casta sombra, encina vieja,
quiero sondar la fuente de mi vida
y sacar de los fangos de mi sombra
las esmeraldas liricas.
Echo mis redes sobre el agua turbia
y las saco vacìas.
Mas abajo del cieno tenebroso
estàn mis pedrerias !
(...)
(Federico Garcia Lorca, inizio di "Encina")
(sotto la tua casta ombra, vecchia quercia, voglio esplorare la fonte della mia vita; e scavare dal fango della mia ombra i lirici smeraldi. Getto le mie reti nelle acque torbide, le tiro fuori vuote. Nell'abisso del fango tenebroso stanno le mie gemme!)
(traduzione di Claudio Rendina, ed. Newton)
(Sono molto contento di avere qualche nozione su come si pronuncia l'idioma di Lorca)
Turno di notte - Carmen Giardina
9 ore fa
2 commenti:
è una lingua bellissima, utile, tra l'altro, a vedere bellissimi film mai tradotti in italiano, e a leggere dei grandi romanzi.
Ho dei bei dischi di musica spagnola (non moltissimi ma ce li ho), dal '500 fino a Manuel de Falla, non so se sarei capace di pronunciarla ma mi piace molto ascoltarla.
Ti raccomando anche Juan del Encina, già che ci siamo: però si va sull'antico, il rischio di incappare in brutte esecuzioni è alto (però c'è l'Hesperion XX di Jordi Savall, una garanzia)
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