mercoledì 5 settembre 2012

Caronte, Poppea, Nerone e Cacciaguida

Un concorso per i dottori della Guardia Medica, indetto dalla Regione Lombardia: ne servono 500, i candidati sono una novantina. Ecco dunque spuntare commenti sprezzanti, sorrisini, battute ironiche più o meno pesanti, e via tutto un fiorire di luoghi comuni, ripetuti da tutti i tg e tutti i mezzi d’informazione, sempre nello stesso modo e sempre senza fare il minimo filtro sulla notizia.
Dato che conosco un paio di medici giovani che fanno i turni alla Guardia Medica (basta poco, basta chiedere, informarsi), posso spiegare io cosa succede: non solo la paga è scarsa, ma quando ti chiamano poi devi usare la tua macchina per spostarti, e soprattutto devi spostarti da solo. Il che potrebbe andar bene per me, che sono un uomo grande e grosso; ma se siete una dottoressa giovane e carina, magari di fisico minuto, capirete che la cosa comincia assumere tutta un’altra prospettiva. Questo è solo il primo dei molti e giustificati motivi per cui molti giovani medici (soprattutto le donne) non si presentano ai bandi per la Guardia Medica: se c’è qualcuno che ci vuol fare sopra lo spiritoso, provi a metterci le sue figlie e fidanzate, in queste condizioni.
Della leggenda sui lavoratori introvabili ho già parlato qui, è uno dei miei post più letti e non mi va di ripetermi; passo quindi a un altro luogo comune, un vero tormentone estivo, che viene ripetuto a pappagallo da tutti i tg, sempre senza collegare il cervello.
Il caldo estivo c’è sempre stato, adesso è arrivato uno che si è messo a dare un nome ai periodi di caldo e di fresco. Si fa in America (ed è già discutibile) ma coi tifoni e gli uragani, non con l’afa e il caldo secco. Va bene che siamo in tempo di cambiamento climatico, ma per fortuna d’estate fa caldo e d’inverno fa freddo, almeno questo non è ancora cambiato. Perché mai dare un nome a cose che ci dimenticheremo tra due giorni?
Caronte è stato il primo, poi è venuto Lucifero, poi Nerone, Poppea, Beatrice, tutta una serie di assurdità e scemenze che sono state prontamente ripetute da tutti i tg. E devo dire che mi fa una certa impressione vedere che perfino Bianca Berlinguer ci si adegua, spara tranquilla i suoi “è arrivata Poppea”. Caronte a me dà l’idea del freddo, da sempre: un freddo da brividi su per la schiena, è il traghettatore delle anime nell’aldilà. Le anime, le ombre, il freddo: non siamo ancora nell’inferno, è il primo personaggio incontrato da Dante nel suo percorso. Voi associate le ombre della morte al caldo opprimente? Mi sembra strano, e soprattutto mi sembra strano che tocchi a un perito chimico come me andare a spiegare ai diplomati del liceo classico il significato dei nomi storici e mitologici. Poppea è una giovane donna molto bella, per lei Nerone abbandonò sua moglie: vi fa venire l’idea del venticello e della fresca brezza? Mah, non direi proprio. Caso mai, il contrario... Il discorso si potrebbe ripetere per tutti i personaggi tirati in ballo quest’estate, continuando a saccheggiare la Divina Commedia mi viene da chiedere come si chiamerà il prossimo caldo o freddo: magari Ciacco, Cacciaguida, Malacoda, Calcabrina, Conte Ugolino, Paolo e Francesca? E perché non Gianni Schicchi, o magari Virgilio in persona?
Tutta questa fesseria ha un responsabile, il titolare di un sito internet sulla meteorologia che si sta facendo pubblicità. Ovviamente, non ne metto qui l’indirizzo: visto che siamo in tema di scherzi, mi diverto anch’io col suo nome e da comasco-milanese ci trovo qualcosa di divertente che vi propongo: uno che non sa niente. Sa no, sa minga, sanagòtt: bei nomi per un temporale, o per una grandinata. Una grandinata non sa dove va a colpire, colpisce e basta: sa no dove la va, la va giò e basta.
E adesso, avanti il prossimo. Ormai si va avanti così, a colpi di scemenze e luoghi comuni: anche per questo siamo un Paese in piena crisi. Di idee, e non solo di soldi.
(nelle immagini, il Caronte settecentesco di John Flaxman, e madame Caron (Leslie Caron) che balla con Gene Kelly)
AGGIORNAMENTO al 16 ottobre 2012: l'alluvione di scemenza continua, adesso una perturbazione d'aria fredda l'han chiamata col nome di una regina egiziana (aria fredda in Egitto? mah...). Oltretutto, Cleopatra è famosa per i suoi amori, non penso che fossero amori freddi (quella è Turandot, caso mai).
AGGIORNAMENTO al 31 ottobre 2012: la maledizione colpisce ancora, stavolta la vittima è Cassandra: l'indovina che predisse la fine dei troiani. A quale evento meteorologico la volete associare? Ci sto pensando da dieci minuti, boh...
AGGIORNAMENTO al 29 novembre 2012: è il turno di Medusa, rimarremo tutti pietrificati all'uscita di casa, o anche solo affacciandoci alla finestra? Un'ipotesi che non mi dispiace, così la faremmo finalmente finita con queste scemenze. Comunque sia, Ovidio nelle Metamorfosi ricorda che Medusa era una ragazza molto bella che fu ridotta così dagli dèi, per invidia: metafora perfetta della Meteorologia in mano a chi sparacchia nomi e titoli senza senso. (o forse si intende la medusa, animale marino? nel qual caso sì, mi va bene: la medusa provoca irritazione...)
AGGIORNAMENTO al 3 dicembre 2012: arriva Attila, dice il Tg. Attila, dove passa lui non cresce l'erba...sì, ma siamo a dicembre, l'erba non cresce mica, d'inverno. Suggerimenti per il futuro: magari Tifone, gigante figlio di Gea e di Tartaro, che lottò contro Zeus. O magari Timone, Timone d'Atene, un dramma di Shakespeare...Anzi, no, ho trovato: Biancaneve. Bello, neh? magari per Natale, ovviamente coi sette nani.

6 commenti:

NoceMoscata ha detto...

Riguardo ai bandi per la Guardia Medica, di cui non sapevo niente, mi preoccupa il fatto che per ogni notizia adesso si debba fare un controllo accurato. Un tempo non si davano per certe, solo le notizie politiche date dal quotidiano del partito avversario, adesso non ti puoi fidare neanche della cronaca nera da quanto sono abituati a manipolare i fatti.

E così, anche questa storia che dietro i nomi fantasiosi di qualsiasi evento atmosferico ci sia un tizio che vuole lucrarci sopra, ecco, non mi sarei aspettata niente di diverso.

Esatto: un Paese in crisi di soldi e di idee.

Giuliano ha detto...

il fatto è che Beatrice è un nome abbastanza comune, avrà chiesto il permesso a qualche Beatrice?
L'usanza è nata negli anni '40 in Usa, gli addetti al meteo davano ai tifoni il nome delle mogli e delle fidanzate, poco più di una battuta. In sè, divertente; ma qui da noi è solo una fetecchia.
Ecco comunque un modo per fare soldi col web, ne abbiamo parlato anche da te...
:-)

NoceMoscata ha detto...

Infatti purtroppo gira e rigira siamo alle solite. Visibilità senza sostanza.

Un giorno esauriranno anche i nomi e ci troveremo con un periodo estivo Vattelapesca e un periodo freddo Pinco Pallino :D

Grazia ha detto...

Qui da te si impara a riflettere su cosa ci sia dietro certe notizie.
Mi ricordo dei tempi in cui mia sorella faceva la guardia medica, erano in due a condividere il turno. Sarà forse l'effetto dei tagli ad aver ridotto anche lì il personale?

Quanto ai nomi dei periodi di afa e di fresco, penso che se la tanto mitizzata creatività italiana si è ridotta a questo, siamo davvero messi male.

Giuliano ha detto...

Noce, escluderei Cocito e anche Calcabrina, poverino. Cocito lo pronuncerebbero tutti in modo diverso, Cocìto, Cucìto, eccetera; quanto a Calcabrina, la prima parte del nome è pericolosa. Magari potremmo passare al jazz, ai nomi dei cantanti, animali, fiori, cose, località...
:-)

Giuliano ha detto...

Grazia, un mio amico accompagna di persona la figlia (medico agli inizi di carriera) ogni volta che deve andare a rispondere una chiamata, di notte. Siamo ridotti così, purtroppo.