Felix Mendelssohn, Bruno Bettelheim, Gustav Mahler, Bruno Walter, Harpo Marx, Oliver Sacks, Arnold Schoenberg, Stanley Kubrick, Leonard Bernstein, Alban Berg, Ernest Bloch, Max Bruch, Daniel Barenboim, Yehudi Menuhin, Itzhak Perlman, Jakob Liebmann Meyerbeer, Jacques Offenbach, Artur Rubinstein, Jerry Lewis, Moni Ovadia, Franz Kafka, Primo Levi, Italo Svevo, Isaac B. Singer, Marc Chagall, Ignatz Semmelweiss, Siegmund Freud, Heinrich Heine, Albert Einstein, Gustav Meyrink: non finisce più, la lista di ebrei sui miei scaffali. Gente che mi ha tenuto compagnia, che mi ha insegnato tante cose, che mi ha regalato emozioni meravigliose ed esperienze che mi hanno aiutato a crescere. E pensare che c'è ancora gente così ignorante che alla parola ebreo associa subito quella di tirchio, di usuraio, di sionista. E pensare che abbiamo al governo e in Parlamento persone così ignoranti da aver “sdoganato” i neofascisti (a fine 1993: con conseguenze nefaste sulla coscienza civile della nazione) e da pensare che “par condicio” sia dare uguale spazio e pari dignità alle vittime e ai loro assassini. A me invece viene sempre più da pensare che siano davvero una razza superiore, questi benedetti ebrei; e se penso a tutte le volte che mi sono trovato a discutere, o magari a litigare, per “difenderli” (!), mi viene quasi da chiedere a loro asilo, in questo triste momento storico.
Poi ci sono tanti tanti scienziati, così tanti che non possiamo guardarci intorno senza vedere qualcosa che non sia stato scoperto da “uno di loro” (uno dei nostri, grazie al Cielo!) (a proposito, ma che brutto modo di ragionare, dire “uno dei nostri” e “uno di loro”). E poi Enrico Fermi (che aveva la moglie ebrea, e che per questo dovette scappare dall’Italia fascistarazzista del 1937), e Charlie Chaplin, che ebreo non era ma che al padre (birichino) doveva un fratello ebreo, e che così rispose sorridendo alla fatidica domanda: - No, non ho questa fortuna.
Anch’io “non ho questa fortuna” e ogni tanto mi dispiace. Ma mi dispiace ancora di più, in questo inizio di 2006, dover incontrare gente che ha studiato fare discorsi brutti e inaccettabili: passi per le persone ignoranti, ma almeno i laureati, i preti, le persone ricche e colte, i professori e i ministri, e perfino i presidenti del Senato, dovrebbero avere il compito di educare e invece fanno esattamente il contrario. E questa è davvero la tristezza più grande, in questo inizio di millennio.
PS: Questo brano l’ho scritto quattro anni fa, come si vede; ogni tanto lo aggiorno e cerco di completare la lista, che è sempre incompleta perché i nomi sono tanti e perché di solito non perdo tempo a chiedermi di che religione è uno che mi piace. Nell'anno 2009, proprio alla vigilia della Giornata della Memoria, papa Benedetto XVI ebbe un’altra uscita memorabile: ecco, almeno la Chiesa, almeno in questi giorni, quell’uscita poteva risparmiarsela. Speriamo che quest'anno vada meglio.
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8 commenti:
Hai ragione, alla base c'è sempre l'ignoranza. Non amo le giornate dedicate, ma questo post mi piace
ciao Angela! ormai di giornate delle memoria ne hanno fatte una al giorno, e penso che il motivo sia proprio quello di fare confusione.
Pensa che l'anno scorso mi hanno contestato il titolo, come se davvero io avessi scritto che esiste una razza superiore...E' il motivo principale per cui non volevo riaprire un blog, ci sono rimasto troppo male.
Se non si può fare un titolo così nemmeno tra chi si conosce, vuol dire che siamo davvero messi male.
allora, all'ignoranza aggiungiamo la presunzione! Cose che succedono quando si tiene un blog; nel tuo caso no, sicuramente, ma mi fanno sorridere certi che, da un titolo o da un post, s'immaginano che tu(generico) ce l'abbia con loro.
ero molto contento di scrivere lì, in compagnia...non me ne sarei mai andato, ma mi hanno chiuso fuori.
Da soli si è più liberi, ma insomma. Anche col cinema, mi piaceva la commistione "dell'alta e bassa gente"...
La prima esperienza è stata in un blog collettivo, poi sono rimasta da sola, con un discreto numero di lettori "attivi" e mi divertivo molto, sino a quando è tornato a scrivere il "padrone" del blog. Visioni diverse, lo capisci, perchè non ti diverti più, e allora cambi casa. Di quelli che leggono e commentano o frequentano il blog ho rispetto, curiosità, ma non sono la molla che mi spinge a scrivere :)
io invece vorrei tanto che si potesse migliorare il mondo discutendo, parlando, portando esempi e notizie...ma più porti fatti e notizie più la gente si chiude e non ti ascolta. Dopo un po', ti danno del rompiballe e di "quello che vuole sempre avere ragione": e magari il soggetto della conversazione è proprio quello di questo post, le leggi razziali e le deportazioni di donne, vecchi e bambini. Ti dicono "ma va là" e amen, finita lì.
Il passo successivo è: "come mai non ti si vede più, come mai sei diventato così taciturno?"
:-)
Quello che hai scritto da una parte è lusinghiero, dall'altra pericolosissimo. Io credo che parlare di "razza ebraica", anche quando in termini elogiativi, sia comunque un errore potenzialmente nocivo. Quando ad Einstein chiesero di che razza fosse lui rispose:"Umana". L'ebraismo è una soprattutto una cultura, un modo di guardare alla realtà, e non solo una religione. E la ragione di tanti talenti in seno al nostro vecchio popolo è da ascriversi solo a questa e non alla biologia. Se ti interessa questo argomento ti suggerisco il saggio "Il mito dell'intelligenza ebraica" di Gilman Sander.
P.S. Il tuo blog sul cinema è molto bello, ma le scrivi tu le recensioni ? Sarei onorato se aggiungessi David Spizzichino tra i tuoi contatti Fb.
Buongiorno David! Il mio titolo è in effetti spericolato, ma spero sempre che si legga anche il resto, come tu hai fatto. E' un argomento delicato. E poi, visto che siamo italiani, di qui sono passati tutti ma proprio tutti! Perfino gli Unni di Attila, che erano quasi cinesi...E tra i "romani" c'erano molti neri africani...
Parlare di razza non ha senso ma so che molti ci tengono.
Una volta ho letto che gli ebrei erano tenuti, per religione, a conoscere i testi sacri: per questo c'erano meno analfabeti che nel resto della popolazione. E' una spiegazione che mi piace, anche perché chi legge e si informa è sempre visto come strano, indipendentemente dalla sua religione. Ma sono argomenti complessi, si rischia sempre di essere fraintesi.
Sì, il blog sul cinema è tutto mio: sono appunti personali messi in fila, trent'anni ormai trentacinque - se non faccio così non trovo più niente!
Non sono su Fb! Sono uno dei pochi che ne è rimasto fuori...
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