Fino a pochi anni fa, gli sponsor delle squadre di calcio erano gruppi industriali, marche di elettrodomestici, di automobili, di alimentari. C’era un po’ di tutto: Ariston, Sony, Barilla, Toyota, maglieria sportiva, assicurazioni, marchi ormai scomparsi (Inno Hit, sulle maglie dell’Inter) tante cose diverse. Prima ancora, per quasi cent’anni, fino agli anni ’80, fare pubblicità sulle maglie era vietato dai regolamenti; dopo si decise in questo senso, c’erano dei pro e dei contro ma in fin dei conti l’argomento non era così interessante (io continuo a preferire le maglie senza scritte, solo i colori della società, ma capisco le esigenze di bilancio).
Chi sono oggi i principali sponsor delle squadre di calcio? Incredibile: il calcioscommesse. Portano sul petto il nome di società di scommesse, o l’hanno portato, società importantissime come Real Madrid, Milan, e da quest’anno anche la Juventus. L’Inter ha il marchio di uno dei suoi padroni; altre squadre si arrabattano con quel che trovano.
Fate caso anche alle pubblicità sui giornali, o in televisione: i marchi industriali sono quasi scomparsi, restano solo le compagnie telefoniche e la moda. Anche in tv impazzano le scommesse sulle partite di calcio, i gratta e vinci, le suonerie, gli apparecchi per far calare la pancia. Buon segno o cattivo segno? Non saprei, ma nel dubbio porto qui il mio motto: non un centesimo per questo calcio, non mi va di farmi prendere in giro.
Life History of the Forget-me-not
6 ore fa
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