lunedì 6 aprile 2020

L'obbligo della mascherina (che non c'è)

L'ordinanza della Regione Lombardia sull'obbligo della mascherina anche all'aperto ha qualcosa di surreale: le mascherine non ci sono. Non ci sono da sempre, da subito, fanno fatica ad averle anche i medici e gli infermieri. In farmacia non si trovano, e se si trovano sono del tipo molto simile a quelle che si fabbricano in casa. Nel frattempo, sono morti ottanta medici e molti infermieri. A me è parsa surreale anche l'intervista tv alla dottoressa di Parma, sicuramente molto competente, che ha difeso l'ordinanza del govermatore Fontana: la dottoressa ha detto che il fatto che le mascherine non si trovano non è un'osservazione scientifica, ed è ovviamente vero - ma se le mascherine non ci sono, che si fa? Sui giornali on line trovo anche il video - curioso anche questo, date le circostanze - del chirurgo che spiega come sono le mascherine e le definisce altruiste, egoiste, perfette. Altri servizi giornalistici spiegano la differenza fra i vari tipi di mascherina, con dettagli tecnici come se fosse una gara di Formula Uno. Ma le mascherine non si trovano, cosa sto a perdere tempo con questi video e con questi servizi. Piuttosto, dato che di mascherine da chirurgo, con i filtri, ne vedo parecchie in giro, mi piacerebbe sapere come mai queste persone le hanno, dove le hanno ordinate, quanto le hanno pagate, come mai loro le hanno e i chirurghi e gli infermieri fanno fatica a trovarle. Più interessante la lezione di un'altra dottoressa sull'uso dei guanti: dato che ci sono passato anch'io sul mio posto di lavoro, mi permetto di mettere un link a me stesso - non da esperto, ma come esempio vita vissuta. I guanti si sporcano, proprio come le mani nude, e andrebbero cambiati o lavati ogni volta.

E' una deriva che è iniziata un quarto di secolo fa, o anche prima, con Margaret Thatcher, con Ronald Reagan: i tagli alla Sanità pubblica, a favore dei privati (che vogliono farci soldi, come se fosse una fabbrica) purtroppo poi seguiti anche da persone non dello stesso schieramento (Tony Blair, per esempio, o Ignazio Marino). Gli ospedali nuovi messi in piedi a tempo di record, quello degli alpini a Bergamo e quello alla Fiera di Milano, non sarebbero stati necessari se non fossero stati chiusi decine e decine di "piccoli ospedali" negli ultimi quindici o vent'anni.

Intanto, penso a me stesso in giro per le strade del mio paese alle sette e trentacinque del mattino, nessuna persona in giro nel raggio di trecento metri. Mi metto la mascherina, quella che ho recuperato, quando entro nel negozio o nella farmacia: in un ambiente chiuso, davanti a persone che stanno lavorando. Capisco che a Milano sui navigli o in corso Buenos Aires o a via Padova sia diverso, ma che senso ha mettersi la mascherina quando non c'è nessuno in giro?
Concludo dicendo che non ho mai votato per Formigoni (governatore della Lombardia per 15 anni di fila, oggi in galera), non ho mai votato per Maroni (governatore per 5 anni), non ho mai votato per Attilio Fontana (governatore oggi, e autore di questa ordinanza). Non ho mai votato per loro e ne sono orgoglioso, ma purtroppo non è servito a niente.
PS: chiudo con una notizia che riprendo al volo dalla radio: le mascherine che verranno distribuite nelle farmacie sono sei milioni, gli abitanti della Lombardia sono dieci milioni, le mascherine sono monouso.

AGGIORNAMENTO al 20 maggio 2020: la nuova ordinanza di Fontana è l'obbligo dei guanti sui mezzi pubblici e in altri posti. Ovviamente, sono spariti i guanti monouso dai negozi: che sia una specie di bacchetta magica? Suggerisco a Fontana di rendere obbligatorie le zanzare con un'ordinanza, magari funziona per davvero...

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