mercoledì 20 maggio 2020

Cambio bile


Qualche anno fa (non molti) passeggiavo per un mercato famoso di Milano e mi sono trovato davanti un cartello fatto a mano: "CAMBIO BILE". La bancarella era di un nordafricano, e vendeva un po' di tutto, piccoli oggetti, accessori per telefonini, cartoleria. Magari si potesse cambiare la bile, mi sono detto, e stavo tirando via diritto ma poi ho pensato che non era giusto, e che non potevo lasciare quell'uomo nelle mani dei fotografi da social network. Così mi sono avvicinato e gli ho spiegato: "Cambio Pile", non bile. La bile è questa cosa qui (ho indicato dove, so bene dov'è perché mi hanno operato alla cistifellea). L'uomo mi ha ringraziato molto, e mi ha chiesto se potevo correggere io; mi ha aperto una confezione di pennarelli ma quello che ho preso non scriveva, ho disegnato una P meglio che potevo, penso che abbia poi scritto nella maniera giusta ma non ho più verificato. Mi ha anche detto qualcosa sulle due lettere, P e B, che evidentemente da noi sono ben distinte ma nella sua lingua no; non so se fosse egiziano, marocchino o di altra nazionalità, ormai per me era ora di tornare a casa e non gliel'ho chiesto ma mi è rimasta un po' di curiosità e avrei preso volentieri un tè con una persona così gentile.

Il problema, oggi, è che anch'io sto diventando vecchio e sono sempre meno attento quando scrivo. Faccio errori che non avrei mai fatto, anche scrivendo a mano, e sul computer comincio ad avere bisogno dei correttori automatici - dei quali è meglio non fidarsi, perché lasciano passare errori anche peggiori del "cambio bile". Comunque sia, ne approfitto per riportare qualche altro refuso curioso - mio o di altri, ammesso che la cosa abbia importanza.
Il primo che mi ha dato da pensare è "da noi travate" invece di "da noi trovate": era su un sito di annunci e mi ha fatto dire subito "no grazie, sono alto quasi due metri e di travate ne ho già prese fin troppe", alcune memorabili come quella che presi a Firenze nei primi anni '80 (un bar con i servizi ubicati in un sottoscala) o a casa mia nei primi anni '90 (penso di aver sollevato di qualche centimetro le fondamenta del garage). Leggendo invece in fondo a un articolo la parola"aspettimao" (aspettiamo) mi sono ricordato che anch'io qualche volta sono diventato Giulinao; però poi se facevo notare l'errore (sorridendo) mi guardavano male, soprattutto le donne.
Un'altra serie di refusi che mi sono piaciuti o che mi hanno fatto pensare: payboy invece di playboy, optare invece di potare, e un lungo digiugno, prima del quale viene probabilmente il mese di mangio. Interessanti anche automonili (automobili da gioielliere?), mare piumoso (più mosso...), i forini d’oro (migliaia di forini d’oro), e la buonanote, che forse è una litote, o forse un saluto in musica, o un invito a prender nota (prendi nota delle note, buonanote). Sulla saracinesca di un negozio chiuso, nel paese dove abito, spiccava un invito a inviare a un altro indirizzo la corrisponza (che è poi la corrispondenza). La chiusura di questo post è per un leader che si rivolge alle nasse, probabilmente il leader dei pescatori, e per il calciatore Rinaudo, che il 16 gennaio 2012 in un Cesena-Novara di serie A, scese in campo con scritto sulla maglia "Rinuado" e (forse proprio per questo) fece anche un autogol. La partita finì 3-1 per il Cesena, Rinaudo/Rinuado giocava nel Novara dove era appena arrivato dal Napoli. Così è andata.


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