- L'ultima volta che giocai al bigliardo, caro Allais, fu nella Nuova Galles del Sud.
- Ah!
- E sopra un tappeto il cui lato piú corto non misurava meno di un miglio marino e mezzo (2 km. e 786 m.).
- Accipicchia!
Il mio stupore, devo confessarlo, si mescolava a un pochino d'incredulità.
- Perfettamente - fece Cap, con la sua voce piú tranquilla.
E quando quel diavolo d'un uomo mi ebbe esposta la faccenda dovetti confessare che la mostruosità del suo dire era soltanto apparente.
- Nel 1888 (1) Cap, incaricato dall'istituto libero di Bougival di un'esplorazione geologica nella Nuova Galles del Sud, s'avventurò nelle profondità di una larga vallata nella quale la mano dell'uomo non aveva mai messo piede.
Nessuna vegetazione lussureggiava in quei luoghi per l’eccellente ragione che la terra vegetale era sostituita da un formidabile giacimento di malachite. Cap allora, con la consueta genialità, pensò di trarre profitto da quella ricchezza mineralogica. (...)
(1) Com'è lontano tutto ciò!
L’avventura prosegue: chi vuole conoscerne il seguito lo trova qui:
Alphonse Allais, “Il capitano Cap” (capitolo XIX, corrispondente alla pag.116 dell’edizione Dall’Oglio 1963)
Vivere in pace – Luigi Zampa
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