Una volta, non so più se su “Cuore” o su “Tango” o su un altro giornale satirico, c’era il servizio traduzioni: cioè cosa ci sta dicendo veramente una persona al di là delle frasi di circostanza.
Siccome ne ho molta nostalgia, inizio qui una piccola serie; che si potrà eventualmente aggiornare un po’ alla volta (i contributi esterni sono benvenuti).
Per esempio:
- “Bisogna aiutarli a casa loro” (traduzione: “Non me ne frega niente e non muoverò un dito”)
- “I veri razzisti sono quelli che li fanno venire qui senza tutele” (traduzione: “I negri e gli extracomunitari non li sopporto”) (qui il servizio traduzioni ha inserito un gentile eufemismo e ha fatto qualche piccolo taglio per i lettori più sensibili)
- “Non si può continuare a dire che Berlusconi è brutto e cattivo” (traduzione: voto per Berlusconi e lo ammiro molto, ma mi vergogno ancora a dirlo)
- “A sinistra hanno ancora il mito del posto fisso” (traduzione: mio figlio ha il posto fisso, e io sono in pensione da tempo).
- “I disoccupati devono darsi da fare, rimboccarsi le maniche” (traduzione: “Non me ne frega niente e non muoverò un dito”).
(continua)
Life History of the Forget-me-not
10 ore fa
2 commenti:
"Le donne di colore hanno un modo tutto diverso di camminare, sono fatte così..." (trad. Le negre sono tutte puttane)
"Insomma, la scuola pubblica, chi dice di no...ma se uno vuole fare alktre scelte deve poter essere libero di farle" (trad: Io voglio che mio figlio vada alle private e non voglio pagare)
"Mah, i giornali dicono tutti la stessa cosa. Preferisco farmi un'opinione mia" (trad: Non ho voglia di comprare i giornali né di leggerli. Chi se ne frega)
"Tolleranza zero" (traduzione: non so cosa fare, ma qualcosa devo pur dire") (è la versione benevola, ce ne è un'altra da spavento, stile ventennio).
Vedo che anche tu hai messo dei gentili eufemismi, nel primo caso! I tuoi esempi sono ancora più amari dei miei, però sarebbe ora di dire le cose chiare. Se lo facessero i nostri politici, magari...
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