Non dirò che mi sono fatto quattro risate, leggendo e ascoltando in questi giorni le dichiarazioni dei vertici Fiat (Marchionne), dei vertici Confindustria (la signora Emma Marcegaglia), di esponenti del Governo Italiano (Umberto Bossi, Calderoli, Castelli, La Russa), e anche di autorevoli opinionisti e commentatori (lista interminabile); non mi sono messo a ridere perché l’argomento è serissimo, drammatico. Ma, mettendo in fila tutte queste dichiarazioni e pensando ai continuamente risorgenti dibattiti sulle “radici cristiane” dell’Europa e del nostro Paese, uno sghignazzo ci può anche stare; ed è uno sghignazzo preoccupatissimo, un riso davvero amaro.
Marchionne, per esempio, sfotte i lavoratori: dice che scioperano per vedere le partite di calcio, e che c’è assenteismo, e che allora vado in Polonia dove fanno meno storie. La signora Marcegaglia spiega alle donne che è giusto lavorare fino a settant’anni; e lo spiega nei dettagli, con un ghignetto soddisfatto, anche lei come Marchionne. Silvio Berlusconi dalla sua dorata cadrega di premier vara una manovra di sacrifici (per gli altri) proprio mentre suo figlio vara uno yacht enorme nuovo nuovo, lussuosissimo. Umberto Bossi e i vertici della Lega hanno una sola cosa in testa: federalismo (non equivochino gli Svizzeri e i Tedeschi: la traduzione letterale è “magna magna”), con secessione inclusa, così i problemi di quelli là se li risolvono loro, che non se ne può più dei poveri ed è giusto che i poveri non mangino alla mensa insieme ai miei figli.
Eccetera: si potrebbe continuare per pagine e pagine, e sono tutte dichiarazioni autentiche, spontanee, entusiaste, ineccepibilmente registrate da tutti i telegiornali.
Provo a dare qualche risposta alle battute idiote e alle asserzioni senza diritto di replica: l'assenteismo può anche essere dovuto alle madri e ai padri che vogliono stare dietro ai figli quando si ammalano, o quando ce n'è bisogno per evitare che finiscano male; la pensione a settant'anni può andar bene per i notai, gli avvocati, i parlamentari e i figli di papà (o le figlie di papà) che si sono trovati ricchi e felici senza nemmeno aver avuto bisogno di chiederlo; ma il pensiero di un muratore di sessantotto anni che va su e giù da un ponteggio mi fa soltanto spavento. Eccetera, anche qui gli esempi potrebbero essere infiniti: ma chi se ne frega, c'è da fare i sacrifici, lo chiede l'UE, c'è il deficit del bilancio, e io che c'entro?
Tutte queste persone sono in prima fila (primissima) quando c’è da fare un richiamo alle radici cristiane. Da quanto tempo questa gente non legge il Vangelo? Hanno almeno una vaga idea di quello che significa Cristianesimo? Da quello che dicono e da come si comportano, si direbbe di no: tra Dio e Mammona (Matteo 6,24 e Luca 16,13) hanno scelto Mammona senza ombra di dubbio e senza la minima esitazione.
Vivere in pace – Luigi Zampa
20 ore fa
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