Qualche anno fa avevo ascoltato un famoso giurista (non ne ricordo il nome e mi dispiace) che, parlando di cosa si intende per semplificazione delle Leggi aveva fatto questo esempio: il reato di stupro è, a tutti gli effetti, un sequestro di persona; e quindi si potrebbe benissimo mettere il reato di stupro alla voce “sequestro di persona”. Si tratterebbe di un aggravio di pena, e consistente: ma la gente lo percepirebbe come una depenalizzazione, e il giorno dopo i giornali avrebbero titolato “abolito il reato di stupro”. Il giurista concludeva dicendo che per cose come queste si rischia di creare confusione, e che invece sarebbe importante portare avanti una riforma dei Codici che vada in questo senso.
Questo esempio, essendo molto forte, mi è rimasto nella memoria; e mi torna spesso davanti quando vedo decisioni recenti, come quella del reato di “stalking”: in inglese “to stalk” e “stalker” sono due parole comuni, che inglesi e americani usano normalmente nella loro lingua; invece da noi sono due parole nuove. E così è sembrato che ci fosse un grande impegno nella “lotta contro lo stalking”, quando invece nel nostro Codice questo reato era già punito alla voce “molestie” e “molestie aggravate”. Vi sembra cosa da poco? Non è affatto così, e si deve aggiungere che se il molestatore è particolarmente insistente e pericoloso si passa direttamente ad altre voci del Codice Penale, ancora più gravi. (“a cat stalking”, ho letto l’altro giorno su una didascalia a un libro sugli animali: un gatto che si acquatta inseguendo la preda, questa è l’immagine corrispondente a “stalker”, che ha anche il significato di “guida, tracciatore di sentieri”).
Adesso leggo che si vuole introdurre il reato di “omicidio stradale”: ma anche questo è un reato che c’è già, nella voce “omicidio colposo” rientrano infatti anche i comportamenti pericolosi alla guida.
La realtà dietro a queste voci, purtroppo, ancor più che le famose “grida” di cui parla il Manzoni, sono i tagli alla polizia e ai carabinieri, e a questo proposito si rimane stupefatti pensando che l’anno scorso perfino poliziotti e carabinieri sono scesi in piazza a protestare – ma di queste cose si è parlato pochissimo. Del resto, questo è un altro dei paradossi del nostro Paese: che ha un Parlamento pieno di giuristi e di avvocati ma che ha affidato le Riforme a un elettrotecnico (Bossi) e la Semplificazione Legislativa a un dentista (Calderoli). E’ quindi più che normale, dato che il Parlamento a tutt’oggi è composto dalle stesse persone, che il governo successivo vada avanti sulla strada degli spot e dei proclami. Cos’altro ci si poteva aspettare?
PS: il vero problema non lo ammetterà mai nessuno: ci sono troppe automobili in giro, bisognava potenziare i mezzi pubblici e invece si sono abolite tratte intere, stazioni, biglietterie...
Fabrizio RAVANELLI
17 ore fa
2 commenti:
Vero quello che tu dici, il reato c'è già. Però se uccidi qualcuno e malauguratamente il giorno prima (o anche una sett. prima, nel sangue è lo stesso) tee sei fatto una canna sono problemoni. Polizia e Carabinieri hanno subito dei tagli è vero, però dovrebbero tutti avere la "targa" in modo da poterli riconoscere quando sbagliano a loro volta (e accade spesso). Ciao amico.
è marketing anche questo, vendere un prodotto, vendere una legge come se fosse un prodotto, promuovere un partito come se fosse una saponetta. Va avanti così dagli anni '80, ne usciremo mai?
Posta un commento