«Si prega di prestare attenzione agli annunci sonori» è la scritta che appare su in alto, dove sto guardando per cercare di capire se il mio treno è in ritardo (lo è) e di quanto (lo saprò di preciso solo quando arriva). Prestare attenzione agli annunci sonori? Mi prendono in giro, immagino: come si fa, se sui binari sono sommerso dalla pubblicità a tutto volume?
Tolgano la pubblicità, levino di mezzo quegli orrendi megaschermi, in una stazione c’è già abbastanza confusione e sarebbe utile pensare alla sicurezza come prima cosa, invece di digitare annunci inutili o ineseguibili.
Mi sono sempre chiesto a cosa servono veramente questi megaschermi: ci sono da pochi anni, meno di dieci. Prima non c’erano, non c’erano mai stati. Me lo sono sempre chiesto, e infine forse ho trovato una risposta, nelle pagine di cronaca del quotidiano La Repubblica. La metto qui sotto, precisando che non si parla propriamente di ferrovie, e che probabilmente in questi ultimi 10-15 anni mi sono dovuto abituare a pensare male. Del resto, la cronaca giudiziaria è quella che è, da 10-15 anni in qua; e se penso male non è certo tutta colpa mia.
Giurato Numero 2 - Clint Eastwood
1 ora fa
2 commenti:
Hai tutte le ragioni: ormai nelle stazioni si trova di tutto meno i treni...
e oltretutto si viene a sapere che i megaschermi non fanno utili! (vedi la notizia allegata...)
Ricapitolando: casino, rumore, meno sicurezza, biglietti sempre più cari.
(per tacer del resto, le sale d'attesa per esempio)
Posta un commento