Fortuna, si può
dire: ma non è sempre così, a volte il caso (o il destino, o come
lo volete chiamare) ci mette sotto il naso ciò che ci serve, ma noi
siamo troppo legati alla nostra banale quotidianità e non ce ne
accorgiamo quasi mai. Così, invece di arrabbiarmi per gli errori di
battitura, ho imparato a correggerli con pazienza e poi metterli da
parte e provare ad utilizzarli. Cucina economica ed alternativa,
insomma; magari con sottofondo di musica buona e rilassante.
Suona Satie sul
piano
gimnopedie speciali;
eventi strani narrano
le melodie normali;
io quieto aspetto e medito
ritmando ricordi infantili.
gimnopedie speciali;
eventi strani narrano
le melodie normali;
io quieto aspetto e medito
ritmando ricordi infantili.
Per esempio, medito da tempo di
costruire una storia dove ci siano dei naufraghi in mezzo al mare, e
che infine i naufraghi avvistino la terra, e dicano felici: "Siamo
slavi!". Ma non nel senso della nazionalità, s'intende.
Oppure un dialogo come questo:
- Vada pure, apra senza paura. La chiave è sotto lo zebrino.
Il protagonista la cerca a lungo, la benedetta chiave, e infine la trova: sotto una piccola zebra di peluche.
Oppure un dialogo come questo:
- Vada pure, apra senza paura. La chiave è sotto lo zebrino.
Il protagonista la cerca a lungo, la benedetta chiave, e infine la trova: sotto una piccola zebra di peluche.
Ma il più delle volte gli errori di
battitura sono tristi ed avvilenti, ed è molto facile che sfuggano
anche alla lettura della redattrice più attenta.
Di fronte ad un refuso
Giulio Verme
rimane triste, attonito ed inerme;
che a ventimila beghe sotto i mari
non può combatter non essendo ad armi pari:
sol da se stesso può aver delle conferme.
rimane triste, attonito ed inerme;
che a ventimila beghe sotto i mari
non può combatter non essendo ad armi pari:
sol da se stesso può aver delle conferme.
Emilio Gauna, da Golem L'indispensabile anno 2001-2003
IV - continua
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