lunedì 14 ottobre 2019

Il refuso germoglia ( IV )

 
Serendipity è una parola inglese, che deriva dalla favola dei tre prìncipi di Serendip, che trovavano sulla loro strada, senza cercarle, fortune inaspettate. Serendip pare che corrisponda all'odierno Sri Lanka, cioè Ceylon; e la favola è una favola antica, forse di origine persiana. Il caso di "serendipità" che viene sempre portato ad esempio è quello di Alexander Fleming, il fisiologo scozzese che scoprì la penicillina mentre stava studiando un'altra cosa.
Fortuna, si può dire: ma non è sempre così, a volte il caso (o il destino, o come lo volete chiamare) ci mette sotto il naso ciò che ci serve, ma noi siamo troppo legati alla nostra banale quotidianità e non ce ne accorgiamo quasi mai. Così, invece di arrabbiarmi per gli errori di battitura, ho imparato a correggerli con pazienza e poi metterli da parte e provare ad utilizzarli. Cucina economica ed alternativa, insomma; magari con sottofondo di musica buona e rilassante.

Suona Satie sul piano
gimnopedie speciali;
eventi strani narrano
le melodie normali;
io quieto aspetto e medito
ritmando ricordi infantili.

Per esempio, medito da tempo di costruire una storia dove ci siano dei naufraghi in mezzo al mare, e che infine i naufraghi avvistino la terra, e dicano felici: "Siamo slavi!". Ma non nel senso della nazionalità, s'intende.
Oppure un dialogo come questo:
- Vada pure, apra senza paura. La chiave è sotto lo zebrino.
Il protagonista la cerca a lungo, la benedetta chiave, e infine la trova: sotto una piccola zebra di peluche.

Ma il più delle volte gli errori di battitura sono tristi ed avvilenti, ed è molto facile che sfuggano anche alla lettura della redattrice più attenta.

Di fronte ad un refuso Giulio Verme
rimane triste, attonito ed inerme;
che a ventimila beghe sotto i mari
non può combatter non essendo ad armi pari:
sol da se stesso può aver delle conferme.

 
 Emilio Gauna, da Golem L'indispensabile anno 2001-2003
 
IV - continua

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