mercoledì 16 ottobre 2019

Il refuso germoglia ( V )


A proposito: Vermeer ha mai dipinto una veduta di Delfi? Può darsi, magari ci ha pensato e non l'ha fatto; di sicuro, è famosa la sua Veduta di Delft (che è in Olnada) (o chissà dove...)
Alla radio una volta ho ascoltato un "Divertimento a lunghe rese", di Franz Schubert (che titolo curioso... ci ho messo un bel po' ad arrivarci); e per restare in campo musicale, mi sono trovato a chiedermi che melodie potesse scrivere Monet-Verdi (forse un'opera sulle ninfee?); e infine mi sono reso conto che anche sulla tastiera del pc si possono fare le acciaccature, e non solo su quella del pianoforte. Un esempio? "Per sempre tyuo" è, con tutta evidenza, un'acciaccatura (anche con un po' di birignao, a guardar bene).
Ma io preferisco il refuso creativo, che non ti fa almanaccare ma ti sorprende piacevolmente e non si sa mai dove può portare. Da un errore possono anche nascere dei gran bei momenti. Bisogna essere fortunati, certamente: ma vi posso assicurare che capita.

E se Petrarca avesse amato Maura
cantando nei suoi versi il nome e l'aura
d'un'altra donna ma d'ugual concetto
della bellezza e la dolcezza dell'aspetto
ma anche di qualcosa che trascende
l'aspetto e la dolcezza dell'amante,
d'alta questione e di pensier costante
e di bellezza che dal ciel discende;
un altro uomo lui sarebbe stato,
forse un po' più felice e un po' più amato
certo un poeta assai meno blasonato
ma l'aura che serena il ciel discende
l'avrebbe atteso forse così dolcemente
là dove l'acqua i monti e il ciel sottende?
( dov'è dolcezza e Amor non si nasconde
e ci si inoltra là tra il vento e l'onde...)

Un refuso pazzesco è passare da ing. a ign., ; che è quasi come dire "un latro cantante" invece di "un altro cantante"...
Adeso, che è un presente pigro e forse un po' obeso; e la macchina per tagliare il bordo, un'invenzione utilissima da qualsiasi parte la si guardi.
Oppure "intirizzuto" che non so bene che cos'è ma rende l'idea, soprattutto se piove tanto e fa freddo.
Lo metto, oppure lo ometto? (e, sforzandosi un po', si può arrivare anche all'ometto...)
Sulla confusione fra corpo e copro forse sarebbe il caso di interpellare il dottor Freud (e chissà se c'è qualcosa di simile, in tedesco...).
E che cos'è mai una miaschera? Direi che è la mia maschera, che ha la forma di un gatto che miagola.

 
E' vero, ho scritto amici e non gattini:
ma tu che cosa mai stavi a guardare?
Io tutto il giorno qui che sto a scavare
nel più profondo delle mie miniere,
e tu sai solo ridere e scherzare!
(che son due belle cose che sai fare...)

 
 Emilio Gauna da Golem L'indispensabile anno 2001-2003
5 - continua

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