venerdì 18 ottobre 2019

Il refuso germoglia ( VI )


Anche le possibilità drammatiche degli errori di battitura non sono da sottovalutare. Per esempio:
- Posto un ipotetico Giuliano, protagonista di chissà quale storia, passare da un tranquillo "in seguito, Giuliano..." ad un temibile "inseguito, Giuliano..."
- Immaginarsi un suonatore di faluto, che sarà con molta probabilità un incantatore di seprenti; o magari un giovanissimo Aladino, (così giovane che ha appena perso gli incisivi superiori e non li ha ancora rimpiazzati), che sarà forse il protagonista del "Faluto magico", e aprirà tutte le porte dicendo Apriti Fefamo, o magari soltanto "Buonafera"...
- Il massimo per un poeta: Biancaneve e i settenari. (e Cenerentola che se la fa con gli endecasillabi?)

Insegnare i segnali di fumo
per l'indiano è una cosa normale;
è regola fondamentale
per capirsi e per potersi scrivere.
Ma qui l'incontrario non vale:
se proprio mi devi parlare
c'è il telefono per comunicare,
non devi incendiarmi la casa...

Cose inquietanti, o comunque che possono dare dei problemi:
tramutare in uomini di vapore gli uomini di valore; scrivere psesso invece di spesso; tronare per tornare; aunto per quanto; e contrappposto con tre p, che più contrapposto di così è difficile da immaginare.
A questo punto, è inevitabile, sorgono dubbi anche sulle cose che invece normalmente si sanno: Coscienza, coscenza, conoscienza, scienza, cielo e ciliegie, nonché provincie e camicie: questa non è grammatica, ma roba da sofisti e da pedanti. Apriti cielo! che se uno deve scrivere "qualè " senza l'apostrofo, allora che gusto c'è?


Carmi presunti
perdute lettere
romboidi incerti
vive parabole
morte lucertole
io sono un pattino
scivolo lucido
il ghiaccio è fragile
poeta illuminami
di queste terre
di versi sdruccioli
non ho le regole
corro pericoli
cascano tegole
canti perduti
d'antiche lettere
che dico, sorbole,
mi resta un attimo,
un solo verso,
ecco, finiamola.

Insomma, a questo punto non ce la faccio più e posso anche chiudere. Metto in fila i mattoncini che ho raccolto, e poi fate voi...

La comedia degli erori
Cominciò a leggere: "La calma è la virtù dei trofi." (ma era la maniera di battere un testo? una brava ragazza, ma un po' distratta. Un po' mi dispiace che se ne sia andata... vediamo come va avanti)
Opaludi, atvolo, nienye (quasi più nienye), situzaione, giovane gerco, puinto da una vespa (esempio di voce verbale che contiene già anche il lamento), inqueita, presdiente, invenotre, vivina (vicina), Cyore, vievere, Venezia la launa e tu (lagna, luna o laguna?), ignoita, , raffporzare, fifferenza, pretiche(pratiche), ricordadi, ossino di etilene, poesante (pesante), fututo (futuro), volgio, vogliio, fumo passito, mrire, caplatno, asprettare, pso (peso), mni (mani), kmirare, monortonia, parlanfo, infornatica,color binaco, getta l'ancorta, federisco, mezogna, translatlantico.
Ecco, "Translatlantico" è il mio preferito. Lo incornicio e me lo porto via, verso nuove avventure...

 
Emilio Gauna da Golem L'indispensabile anno 2001-2003
 
 
6- continua

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