La parola "buricchio" salta
fuori da un quiz televisivo: bisogna indovinare cosa significa. Io
indovino subito, perché mia nonna a Parma aveva un gatto che si
chiamava così, ma con la maiuscola: Buricchio. Scoprire che
"buricchio" è una parola che si trova sui dizionari un po'
mi sconcerta, sarà vero? Sul mio Zingarelli, per esempio, non c'è. Provo a fare una ricerca on line, e su
wikipedia trovo quel che cercavo: non c'è una voce a nome
"buricchio", come mi aspettavo, ma trovo comunque un
rimando a un libro per bambini che si chiama "Sussi e
Biribissi", scritto da Paolo Lorenzini nel 1902. Paolo Lorenzini
è figlio di Carlo Collodi, come a dire il fratello di Pinocchio
(Collodi è uno pseudonimo, per chi non lo sapesse), e Buricchio è
un gatto amico dei due protagonisti del libro. Forse è proprio da
quel libro che mia nonna aveva preso il nome del gatto che dormiva
sereno sul centrotavola della sua casa.
I dizionari, si sa, riservano molte
sorprese: una volta sistemato Buricchio, devo dire che la sorpresa
più grande per me è stata trovare la voce "boiacca" sullo
Zingarelli. Non me l'aspettavo proprio, e dopo tanti anni non mi sono
ancora ripreso. Ho sempre pensato che fosse una voce gergale,
dialettale, e invece ecco cosa mi dice il dizionario: «Boiàcca
(etimologia incerta): nell'edilizia, malta cementizia fluida usata
durante la messa in opera di mattoni e piastrelle di rivestimento,
per farli aderire tra i loro interstizi, al pavimento o alla parete.»
Che dire, ho avuto molti muratori in
famiglia, boiacca è una parola che ho ascoltato spesso e dentro di
me ero ben convinto che fosse una parola veneta, magari una
storpiatura di termini tecnici come "calcedrà" (calcio
idrato, la calce). Invece no, boiacca ha il suo posto nello
Zingarelli e adesso che lo so ne sono ben contento, perché è una
parola legata al mondo del lavoro e a persone che mi sono state care.
PS: il gattino è del 1902, ma non è Buricchio.
PS: il gattino è del 1902, ma non è Buricchio.
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