I fumetti della Marvel li trovavo dal
barbiere: mi ci portava mio papà perché ero ancora piccolo, poi ho
imparato ad andarci da solo e dovevo star lì anche se mi facevano
aspettare un'ora, così mi ero fatto una cultura in merito. Erano nuovissimi, belli,
colorati, disegnati bene, con trovate strane sul tipo del supereroe
cieco che aveva un costume che usciva dall'anello, e altro ancora.
Tutto bello, ma dopo un po' me ne ero stancato e mi sarei portato
volentieri un libro da casa. Non è che ci fosse molto, in quei
fumetti, dopo la trovata iniziale: anche i Fantastici Quattro, finita
la sorpresa, rivelava poi trame appena passabili.
L'impressione è che non sapessero più cosa fargli fare dopo i primi
tre o quattro episodi, eppure andavano avanti e vanno avanti ancora
oggi, con sequel, film, remakes dei remakes.
A casa mia circolavano altri fumetti,
più vecchi o più recenti: tra i più vecchi, ristampati su qualche
giornale recente come "Il Giorno dei Ragazzi" ricordo
ancora L'ombra che cammina, cioè L'Uomo Mascherato, o magari
Mandrake e Flash Gordon, roba degli anni '30. Erano fatti meglio, la
sceneggiatura era migliore, le trame più belle, e anche i disegni mi
piacevano molto di più. Sul Corriere dei Piccoli avrei poi trovato i
primi episodi di Corto Maltese (Una ballata del mare salato) e prima
ancora Hugo Pratt vi pubblicava riduzioni da Stevenson (Il ragazzo
rapito). Insomma, tutta un'altra cosa; e con Hugo Pratt cominciavo a
conoscere e a riconoscere Dino Battaglia e Sergio Toppi, e Mino
Milani come sceneggiatore; tutto un mondo che mi si apriva davanti.
Anni dopo, avrei cominciato a leggere Linus. Oggi quasi nessuno parla
più di Battaglia, di Toppi, di Milani; si pubblicano i manga, in
libreria trovo le graphic novel, li sfoglio un po' ma poi mi stanco e
ritorno a pensare a me stesso bambino davanti ai fumetti Marvel,
seduto dal barbiere in attesa del mio turno. Ricordo anche i fumetti
Lancio Story: dopo averne letti un po' (io leggevo qualsiasi cosa)
avevo imparato a lasciarli perdere, sembravano fotoromanzi.
I disegni erano e sono ancora belli,
sono le storie che mi sembrano ripetitive e poco originali. Mi fa
un po' impressione anche vedere ancora nuovi episodi di Tex, per
esempio. Tex Willer viene pubblicato da settant'anni, cosa ci sarà
ancora di nuovo? Ne sto guardando un disegno recente, e Tex non è
più Tex, è diventato un mascellone con sospetti di culturismo e
chissà cosa ci sarà ancora da raccontare, su Batman, su Tex, su
Spiderman, sui Fantastici Quattro, su Dylan Dog e su Martin Mystere.
A voi piacciono queste cose? Fate pure, io torno indietro di
cent'anni e qualcosa, e apro ancora una volta le porte a Winsor Mc
Cay e a Little Nemo. Sono sempre le stesse tavole, ma ogni volta c'è
l'entusiasmo della prima volta che le ho viste. (sono sicuro che da qualche parte c'è ancora qualcuno così grande, è impossibile che non ci sia; il difficile sarà trovarlo, o trovarla, visto lo stato dell'editoria italiana).
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