Ecco, il nome di Sciostakovic può aiutarci a fare un po' di luce su questo fenomeno: Sciostakovic (nato nel 1906) ha una vena allegra e spesso clownesca, soprattutto ai suoi inizi. Potrebbe essere lui il Rossini del Novecento, ma arriveranno Stalin e la guerra mondiale a fargli cambiare registro. Lo stesso discorso vale per Prokofiev (chiunque abbia ascoltato la musica di "Pierino e il lupo" sa quanto Prokofiev possa essere leggero e divertente). Nel Novecento la tragedia incombe, arriva, e ne permane il ricordo oppure la minaccia: come poteva l'ebreo Schoenberg non percepirla? E' una caratteristica degli artisti più grandi saper prevedere, magari senza volerlo, il futuro; e anche saper leggere il presente meglio di chiunque altro.
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