martedì 25 gennaio 2011

Ewan Mac Coll

Una voce forte, potente, indimenticabile; una voce antica, arcaica, che sembra arrivare da tempi lontani e che invece ci parla direttamente, perché – nel caso non ve ne foste ancora accorti - è dei nostri giorni che ci sta parlando. E’ la voce di Ewan Mac Coll, autore di canzoni magnifiche, bardo antico e voce potente di denuncia politica.

BALLAD OF ACCOUNTING
(Ewan MacColl)
In the morning we built the city;
in the afternoon walked through its streets;
evening saw us leaving.
We wandered through our days
as if they would never end
All of us imagined
we had endless time to spend
We hardly saw the crossroads
and small attention gave
To landmarks on the journey
from the cradle to the grave,
cradle to the grave, cradle to the grave ...
Did you learn to dream in the morning?
Abandon dreams in the afternoon?
Wait without hope in the evening?
Did you stand there in the traces
and let 'em feed you lies?
Did you trail along behind them
wearing blinkers on your eyes?
Did you kiss the foot that kicked you,
did you thank them for their scorn?
Did you ask for their forgiveness
for the act of being born,
act of being born, act of being born?
Did you alter the face of the city?
Make any change in the world you found?
Or did you observe all the warnings?
Did you read the trespass notices,
did you keep off the grass?
Did you shuffle up the pavements
just to let your betters pass?
Did you learn to keep your mouth shut,
were you seen but never heard?
Did you learn to be obedient
and jump to at a word,
jump to at a word, jump to at a word?
Did you demand any answers?
The who and the what and the reason why?
Did you ever question the setup?
Did you stand aside and let 'em choose
while you took second best?
Did you let 'em skim the cream off
and give to you the rest?
Did you settle for the shoddy
and did you think it right
To let 'em rob you right and left
and never make a fight,
never make a fight, never make a fight?
What did you learn in the morning?
How much did you know in the afternoon?
Were you content in the evening?
Did they teach you how to question
when you were at the school?
Did the factory help you,
were you the maker or the tool?
Did the place where you were living
enrich your life and then
Did you reach some understanding
of all your fellow men,
all your fellow men, all your fellow men?
recorded by Ewan MacColl on "Black And White" (1972)
(Nel mattino costruimmo la città, nel pomeriggio camminavamo nelle sue strade, la sera ci vide andar via; vagammo attraverso i nostri giorni come se non dovessero finire mai, noi tutti immaginavamo che il nostro tempo non avesse mai fine. A malapena facevamo caso agli incroci delle strade, facevamo poca attenzione alle pietre miliari che segnavano il nostro cammino dalla culla fino alla tomba, dalla culla fino alla tomba... Hai imparato a sognare nel mattino? Hai abbandonato quei sogni nel pomeriggio? Hai aspettato senza speranza, nella sera?Sei mai rimasto fermo sulle tracce dei carri, a farti nutrire dalle loro bugie?Hai mai seguito quelle tracce, con i paraocchi come i cavalli? Hai mai baciato il piede che ti ha appena dato un calcio, li hai mai ringraziati per il loro disprezzo? Gli hai mai chiesto perdono per il fatto di essere nato, per il semplice fatto di essere nato?....)

Qualche notizia da wikipedia (l’edizione in inglese, in italiano c’è poco o niente): Ewan Mac Coll nasce nel 1915 nel Lancashire, da genitori scozzesi: il suo nome vero è James Henry Miller, Ewan Mac Coll è uno pseudonimo. Suo padre era un fabbro, e dovette abbandonare la Scozia perché non trovava lavoro essendo di idee socialiste.
Mac Coll è un autodidatta, studia da solo alla biblioteca di Manchester dopo aver abbandonato gli studi, mentre svolge lavori saltuari: è il periodo della Grande Depressione (gli anni ’30, quelli che in USA furono descritti da Steinbeck in “Furore”) e trovare un lavoro è molto difficile. Per avere qualche soldo, Mac Coll comincia a esibirsi come musicista di strada. Comincia anche a fare spettacoli, e si iscrive al Partito Comunista. Viene presto schedato dai servizi segreti britannici, e le sue canzoni – ormai famose, come “Manchester rambler” - verranno vietate dalla BBC.
Si sposa con Joan Littlewood, e insieme collaborano in teatro e nella musica; è un periodo di grandi difficoltà e pericoli, anche a causa della guerra. E’ in questo periodo che James H. Miller cambia il suo nome d’arte in Ewan Mac Coll: che è più dichiaratamente scozzese, e che è più facile da memorizzare rispetto a Miller, che è un cognome molto diffuso che si può facilmente confondere con gli altri Miller nel campo dello spettacolo.
Mac Coll viene fortemente influenzato dalle ricerche di Alan Lomax, il musicologo e antropologo americano che è all’origine della riscoperta del folk e delle tradizioni locali (i due Lomax, padre e figlio, furono molto attivi in tutto il mondo e anche in Italia, collaborando con Diego Carpitella ed Ernesto de Martino, e influenzando molto Roberto Leydi).
Nel 1956 inizia la relazione di Mac Coll con Peggy Seeger, che è molto più giovane di lui. Mac Coll era reduce da due matrimoni (la seconda moglie, Jean Newlove, gli ha dato due figli), e la nuova relazione suscita un certo scandalo, ma si tratta di un amore vero che durerà molti anni. Peggy Seeger va in tournée negli Usa, ma Mac Coll non può seguirla perché, in quanto membro del Partito Comunista, gli viene negato il visto d’ingresso negli Usa: questa circostanza è all’origine della canzone “The first time ever I saw your face” che vinse un Grammy Award negli anni ’70, nell’interpretazione di Roberta Flack. “Dirty old town” è stata incisa da molti gruppi e cantanti famosi, i Dubliners, Rod Stewart, the Pogues; molte altre sue canzoni e ballate sono state riprese da Planxty, The Dubliners, Dick Gaughan, The Clancy Brothers, Elvis Presley, Weddings Parties Anything, Johnny Cash; ed è strano, a pensarci oggi, che i Rolling Stones non abbiano mai messo Ewan Mac Coll nel loro repertorio (troppo politicizzato per i ricchissimi Stones?). Mac Coll fu attore alla radio dal 1933 in avanti; negli anni ’60 scrisse molte canzoni per i movimenti di protesta e fu tra i protagonisti del folk revival inglese e americano. Muore nel 1989.
Il copyright sulle musiche e sui testi di Ewan Mac Coll è stato messo solo dopo la sua morte, nel 1992, dalla sua vedova Peggy Seeger.

DIRTY OLD TOWN
(Ewan Mac Coll)
I found my love 'neath the gasworks croft falls
Dreamed a dream by the old canal
Kissed my girl by the factory wall
Dirty old town, dirty old town
Clouds are drifting across the moon
Cats are prowling on their beat
Springs a girl in the streets at night
Dirty old town, dirty old town
Heard a siren from the dock
Saw a train set the night on fire
Smelled the spring on the smoky wind
Dirty old town, dirty old town
I'm going to take a good sharp ax
Shining steel tempered in the fire
We'll chop you down like an old dead tree
Dirty old town, dirty old town...
(ho trovato il mio amore tra le “gasworks croft falls”, ho sognato un sogno giù al vecchio canale, ho baciato la mia ragazza al muro della fabbrica, vecchia sporca città, vecchia sporca città...Le nuvole vanno alla deriva attraverso la luna, i gatti vanno a caccia nella loro ronda, salta fuori una ragazza nelle strade di notte, vecchia sporca città, vecchia sporca città...Ho ascoltato una sirena dal porto, ho visto un treno infiammare la notte, ho sentito l’odore della primavera nel vento pieno di fumo, vecchia sporca città, vecchia sporca città...Vecchia sporca città, vado a prendere un’ascia affilata, acciaio splendente temprato nel fuoco, ti faremo a pezzi come un vecchio albero morto, vecchia sporca città, vecchia sporca città...)

(le traduzioni sono mie, un po' improvvisate - chiedo scusa per le imprecisioni ma è difficile trovare materiale su Ewan Mac Coll) (nella foto qui sotto, Ewan Mac Coll è con Peggy Seeger)
(testi e fotografie da http://www.peggyseeger.com/ )


6 commenti:

franz ha detto...

bello, non lo conoscevo, ecco perché leggo i blog, per imparare:)

la prima che dici l'ho ascoltata qui
http://www.youtube.com/watch?v=9vN2xyMWt-Q&playnext=1&list=PL26A3975B76DAF2F5&index=10

la seconda qui, dai Dubliners
http://www.youtube.com/watch?v=6lwDJQdTcrE

Giuliano ha detto...

una voce fantastica, e delle gran belle canzoni ("ballads"). E' un peccato che lo conoscano in pochi...
però sulla frase "ecco perché leggo i blogs, per imparare" voglio le royalties
:-)

L'interpretazione dei Dubliners è bellissima, è "da osteria" ma cantata benissimo!

Mauro ha detto...

Bello leggere di Ewan Mac Coll (ma d'altronde, me lo facesti conoscere proprio tu) e bello sapere che, comunque vada, qui c'è sempre un porto franco dalle brutture e i mal di stomaco di questi tempi che sembran finti ma che finti, ahimè, non sono.
Sei un bell'antiacido, l'Amaro medicinale Giuliano...
Bella la versione dei Dubliners, ma, mi si consenta, molto bella anche quella dei Pogues, rozza e sguaiata al punto giusto.

Giuliano ha detto...

Non c'è quasi niente, in italiano, su Ewan Mac Coll...spero che qualcuno continui. Qui i leghisti stanno cementificando ogni metro quadrato, e a Como è quasi scomparso il lago - spero che da te vada un po' meglio. (Siamo sempre più "dirty old town", ma stavolta un'ascia non basterà, per riparare ai danni di quest'ultimo decennio ci vorrà come minimo il martello pneumatico.)

franz ha detto...

conoscevi?

http://slec.splinder.com/post/24217469/musica-italiana-che-mi-piace-gruppo-folk-internazionale

Giuliano ha detto...

sì, li ho anche ascoltati in concerto, quando ancora andavo a scuola; l'anno scorso ho portato a casa i cd. Solo molti anni dopo avrei scoperto chi era il portavoce del gruppo, quello che parlava della Bulgaria e del De bello gallico...