Mi ha sempre fatto impressione vedere
nelle cronache della moda sfilare ragazze magrissime, al limite
dell'anoressia, e quindi sono contento che oggi si cerchi di porre
rimedio, facendo fotografie e sfilate anche con donne dall'aspetto
più consono a quelle che incontriamo ogni giorno. Per questo motivo
ascoltavo con simpatia due giovani donne, in tv, che raccontavano la
loro esperienza di "non magre", compresi gli insulti sulle
loro pagine in rete. A un certo punto, però, la mia simpatia
comincia a diminuire: succede quando, nell'elenco delle persone che
fanno commenti molesti, finiscono anche i medici che dicono di
mettersi a dieta. Allora guardo meglio: le due ragazze non hanno
soltanto qualche chilo in più, ma parecchi; e il medico ha fatto
bene a dire loro di stare attente al peso. Fa parte dei doveri del
medico: un bravo medico ti dirà sempre di non fumare, di stare
attento al peso, e se hai dei tatuaggi un bravo dermatologo non può
far altro che dirti che stai sbagliando, se non altro perché i
melanomi esistono, e con un tatuaggio rischi di non vedere quando si
formano. Anch'io sono sovrappeso, e anche a me il medico dice sempre di
fare movimento, di mettermi a dieta: ha ragione, e so che lo dice nel
mio interesse. Cos'altro dovrebbe fare, un medico?
Capita sempre più spesso: ascolti
persone che raccontano la loro esperienza personale, e all'inizio si
prova simpatia e si è d'accordo, però più vanno avanti a parlare e
più nascono perplessità. C'è un punto in cui ci si dovrebbe
fermare. Gli esempi sono molti, purtroppo: la stessa impressione mi
è arrivata (non sempre, per fortuna) ascoltando parlare i mancini, i
dislessici, le donne con il velo islamico, gli omosessuali, i vegani,
gli afroamericani che prendono posizione contro Socrate e Johann
Sebastian Bach rei di essere bianchi ed europei... Si comincia ad
ascoltare con simpatia ed empatia, perché i problemi sono seri e
sono reali, ma poi cominciano a dispiacere l'espressione di
superiorità, l'espressione da furbi di chi la sa lunga, l'elenco di
soprusi immaginari che da un certo punto in avanti finiscono per
nascondere i veri soprusi. Questi "falsi problemi" occupano
spazi informativi e pagine su pagine, ma dei veri problemi ormai ci
siamo dimenticati da tempo. Se è vero che sono esistiti ed esistono
mancini e dislessici dotati di genio, è altrettanto vero che essere
mancini o dislessici non significa automaticamente essere geniali
(magari fosse vero!) e che se esistono i vegani è anche perché in
questo periodo storico e in questa parte del mondo abbiamo cibo in
abbondanza e la pancia piena. E' difficile essere vegani quando si
muore di fame o di sete, e quando sei in una zona di guerra sotto i
bombardamenti gli altri problemi passano in secondo piano, e
bisognerebbe pensare a questo quando ci si lamenta. Mi piacerebbe,
per esempio, che le donne che vogliono mettere il velo islamico
pensino almeno un attimo alle donne iraniane finite in carcere (o
peggio) perché non lo vogliono mettere; mi piacerebbe tanto che ci
si fermasse a un certo punto, Socrate e Bach sono due belle persone
da conoscere indipendentemente da dove siamo nati e dal colore della
nostra pelle. Poi, è ovvio, migliorare anche la nostra società di
oggi è un dovere civile e morale; detto questo, mi rimetto in
ascolto e lascio parlare chi ha qualcosa da dire.
PS: "Belle di faccia" è un
libro pubblicato dalle due giovani donne (non mi sono segnato i loro nomi,
mi spiace ma penso che sia comunque facilmente rintracciabile). E'
una frase che ho detto molte volte anch'io, "ha un bel viso": non mi sembra un insulto.
Quante volte lo hanno detto anche a me, "se solo mettessi giù
qualche chilo"... E avevano ragione, e hanno ragione ancora
oggi, purtroppo per me.
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