No, mi risponde che non può; so bene
che altrove lo fanno, ma non insisto perché siamo in un supermercato
e so che la direzione potrebbe riprendere duramente la commessa. Così
faccio un piccolo inventario: tre sacchetti di carta, tre scontrini
autoadesivi, tre vaschette di carta nera, tre fogli grandi di
alluminio. Poi arrivo a casa e metto tutto in un piatto solo (ci sta
comodamente), non senza aver lavorato duramente per districarmi fra
tutto quello scarto e poi fare la raccolta differenziata: qui
l'alluminio, qui la carta nera, e per gli scontrini appiccicati come
faccio? Li stacco, li ritaglio? Ci vuole più tempo a mettere via che
gli imballi che a mangiare tutto...
La "rivoluzione culturale"
della plastica e della lotta agli sprechi può partire solo dalla grande distribuzione, oltre
che da una campagna di informazione capillare che deve partire fin
dalle scuole. E la colpa non è della plastica in sè: io, per
esempio, non posso andare con una tanica nel supermercato e prelevare
il detersivo o l'ammorbidente sfuso, perché questo servizio non c'è
in nessuno dei supermercati (non piccoli) che frequento. Se non si
parte da qui, dalla grande distribuzione, non si otterrà mai niente;
e bisogna anche fare attenzione per non far ricadere i costi sui
consumatori, cosa che si rischia di fare con la prossima "plastic
tax" e che è già successa con le buste di plastica. Ci avete
fatto caso? Premesso che nessuno vieta al supermarket di farvi lo
sconto di un euro a fine spesa (tanto più se avete una tessera di
quel supermarket), c'è chi per la busta di plastica fa pagare un
centesimo e chi ne fa pagare quindici.
Mi fermo qui, perché la plastica è
ormai dappertutto (anche nella ristrutturazione delle facciate delle
case: ci avete mai pensato?) e probabilmente ci siamo mossi troppo
tardi, ma alla fine non riesco a togliermi di testa che è tutto un
problema di educazione e di sensibilità personale. Io non ho mai
visto i miei genitori buttare per strada una borsa di plastica, e io
stesso ho sempre usato per settimane e anche per mesi le stesse buste di
plastica, prima di buttarle via nell'apposito contenitore. Lo abbiamo
fatto in tanti, ma non tutti lo hanno fatto; e se tutti avessero
fatto così, non saremmo messi poi tanto male; ma, appunto, ormai è
tardi e molti non si accorgeranno del danno nemmeno quando toccherà
a loro finirci dentro. Compresi quelli che ridono dei "gretini",
intendo.
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