Esistono, nel parlato e sempre più
nello scritto, neologismi anche in inglese; molti di loro vengono
anche scritti, e mettono in seria difficoltà gli strumenti di
correzione ortografica. Io mi sono segnato agrire (to agree)
e setappare (to set up). I refusi esistono però in tutte le
lingue: I might be ear the end, cantava (forse) Enya.
E questo forse non è spagnolo, ma le
istruzioni & metodi per perdere pesos sono geniali.
Peccato che i pesos non ci siano più, in Espagna...
Altri refusi, tutti miei personali:
lasciare i buoi nel buio, trasformare persone in pesone,
eseguire un allineameno (cioè un allineamento, ma non
troppo), accendere il fuco nel camino (chissà cosa ne pensano le
altre api), magari svegliarsi di notte dopo un osgno, che
forse non è un incubo ma come sogno non dev'essere un granché. E il
brindisi dall'Amleto di Ambroise Thomas: ovin,
discaccia la tristezza, (disse
Amleto alla pecora...)
... e tutto il mio
repertorio
di cose che non so
di cose che non uso
di cose che non oso
di use che non coso
di cose che non coso
da cosa nasce cosa
da coso nasce coso
che noia oh Dio che noia
domani ormai mi sposo
per ora mi riposo
da sposa nasce sposo...
Personalmente trovo molto fastidioso,
anche se non è propriamente un errore, quando tu scrivi se no
e invece ti esce se non . Ma queste cose le segnala sempre il
correttore ortografico di word, insieme a tante altre amenità o
suggerimenti inaspettati. Per esempio (esmepio?) scrivo dei versi
della mia Arca di Noè, ed ecco che io scrivo topini, e il
correttore ortografico suggerisce t'opini.
Ammetto che è un bel colpo di fortuna,
e che io non ci sarei mai arrivato, da solo. Ne capitano di cose, a
scrivere e batter testi... Quasi meglio che leggere un romanzo o
andare a vedere un film, soprattutto con i tempi che corrono che di
libri e film veramente belli ce ne sono sempre meno. Negli errori di
battitura c'è, sicuramente, più suspence, e spero umilmente di
avervi divertito con questi miei pochi mezzi.
Mi son portato qui una
fisarmonica
che è fatta tutta delle
mie avventure;
dalle fessure fuoriesce
musica
ma anche le bellezze e le
lordure
che ho seminato e che vi
espongo impavido
sol per il gusto di
narrare mie sventure.
Ed è una musica che
scorre e che par pura,
e invece io vi compaio
come un méndico
che non si sa cercar né
se ne cura;
che invano chiede e
risposta non attende
che ascolta e parla ma
risposta non intende
che s'alza e corre e ama e
non intende
e che il richiamo di Amore
non intende -
(continua)
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