sabato 16 novembre 2019

Il refuso germoglia ( IX )


Esistono, nel parlato e sempre più nello scritto, neologismi anche in inglese; molti di loro vengono anche scritti, e mettono in seria difficoltà gli strumenti di correzione ortografica. Io mi sono segnato agrire (to agree) e setappare (to set up). I refusi esistono però in tutte le lingue: I might be ear the end, cantava (forse) Enya.
E questo forse non è spagnolo, ma le istruzioni & metodi per perdere pesos sono geniali. Peccato che i pesos non ci siano più, in Espagna...

Altri refusi, tutti miei personali: lasciare i buoi nel buio, trasformare persone in pesone, eseguire un allineameno (cioè un allineamento, ma non troppo), accendere il fuco nel camino (chissà cosa ne pensano le altre api), magari svegliarsi di notte dopo un osgno, che forse non è un incubo ma come sogno non dev'essere un granché. E il brindisi dall'Amleto di Ambroise Thomas: ovin, discaccia la tristezza, (disse Amleto alla pecora...)
... e tutto il mio repertorio
di cose che non so
di cose che non uso
di cose che non oso
di use che non coso
di cose che non coso
da cosa nasce cosa
da coso nasce coso
che noia oh Dio che noia
domani ormai mi sposo
per ora mi riposo
da sposa nasce sposo...

Personalmente trovo molto fastidioso, anche se non è propriamente un errore, quando tu scrivi se no e invece ti esce se non . Ma queste cose le segnala sempre il correttore ortografico di word, insieme a tante altre amenità o suggerimenti inaspettati. Per esempio (esmepio?) scrivo dei versi della mia Arca di Noè, ed ecco che io scrivo topini, e il correttore ortografico suggerisce t'opini.
Ammetto che è un bel colpo di fortuna, e che io non ci sarei mai arrivato, da solo. Ne capitano di cose, a scrivere e batter testi... Quasi meglio che leggere un romanzo o andare a vedere un film, soprattutto con i tempi che corrono che di libri e film veramente belli ce ne sono sempre meno. Negli errori di battitura c'è, sicuramente, più suspence, e spero umilmente di avervi divertito con questi miei pochi mezzi.


Mi son portato qui una fisarmonica
che è fatta tutta delle mie avventure;
dalle fessure fuoriesce musica
ma anche le bellezze e le lordure
che ho seminato e che vi espongo impavido
sol per il gusto di narrare mie sventure.
Ed è una musica che scorre e che par pura,
e invece io vi compaio come un méndico
che non si sa cercar né se ne cura;
che invano chiede e risposta non attende
che ascolta e parla ma risposta non intende
che s'alza e corre e ama e non intende
e che il richiamo di Amore non intende -
è tempo, orsù, di andare e di levar le tende...


 


(continua)

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