mercoledì 9 febbraio 2011

Il parcheggio delle terme

E’ stato aperto un nuovo autosilo, proprio in centro, dove prima c’erano solo i ruderi delle terme romane: una buona notizia? Se pensate che la vostra città sia solo un posto dove lasciare la macchina, certamente sì.
Un altro autosilo lì vicino: all’Arena. L’Arena significa il Teatro Sociale, un posto all’aperto proprio dentro il teatro ottocentesco, dove si facevano spettacoli e si faceva cinema. Un posto in disuso da molto tempo, e quindi un’altra buona notizia? La risposta è la stessa di prima: se pensate che la vostra città sia solo un posto dove lasciare la macchina...
Viene da chiedersi: come mai nessuno l’aveva mai fatto prima? Due spazi grandi, vuoti, proprio in mezzo a Como, nel centro storico. Come mai nessun assessore l’aveva mai fatto, prima? Che fossero tutti scemi? Chiedo scusa per il pensiero espresso in maniera irriverente, ma il fatto dà da pensare. Eh già, con la fame di parcheggi che c’è, come mai nessuno ci aveva mai pensato prima?
Forse perché Como è una città antica, molto bella, che è un peccato deturpare col cemento? Forse perché si pensava che era possibile fare diversamente, che Como è una città piccola, che forse era meglio lasciare le automobili fuori da Como, già fin troppo intasata e inquinata?
Mah, chissà. Intanto, a Milano, si scava per costruire un mega parcheggio: sotto la Basilica di Sant’Ambrogio, uno dei simboli stessi della città. Ohibò, e se dovesse venir giù tutto? Niente paura, lo scavo è già finito e la Basilica è ancora lì; però se la si potesse spostare, pensa quanto spazio, quante macchine. Sempre a Milano, un altro luogo storico: la Darsena, sui Navigli, poco lontano dal centro. Anche lì, zona ideale per un parcheggio: che non si è mai fatto, ma si è tolta l’acqua, c’è un degrado spaventoso, ed è tutto fermo così da dieci anni. Chissà come mai, anche a Milano, nessuno ci aveva mai pensato prima – eppure il problema dei parcheggi è annoso, spaventoso, e l’inquinamento, il PM10, quante robe, quante cose.
Nessuno che si ponga il quesito fondamentale: come si è arrivati ad avere due, tre, quattro automobili per famiglia? Come mai non si è investito sui mezzi pubblici? Come mai sono stati chiusi i piccoli ospedali, che avrebbero garantito un minor traffico intorno a Como? Intanto che mi chiedo come mai, e mentre vengo sfiorato dal dubbio di aver avuto, negli anni ’60 e ’70, qualcosa di simile ad una vera classe dirigente (chi l’avrebbe mai detto, allora), suggerisco agli assessori e alla giunta altri due grandi spazi vuoti, due sprechi enormi che potrebbero portare a contenere tutte la auto anche del Canton Ticino: uno è di fronte a Piazza Cavour, basta girare le spalle alla Piazza ed eccolo lì, enorme, spropositato, vuoto. C’è l’acqua, è vero, ma non è molto profonda: utilizzando anche la Piazza e non solo lo spazio bagnato, verrebbe un autosilo da quasi centomila posti. E, davanti al Duomo, ecco un altro spazio imponente e sprecato: ne metto un’immagine, ricordando agli assessori milanesi che davanti al loro, di Duomo, c’è uno spazio vuoto enorme che permetterebbe altri centomila posti auto. Considerando anche gli spazi liberi in Galleria, e in Piazza Scala, un bell’autosilo anche da centocinquantamila posti, e lo slogan: “la Lombardia, il vostro posto per le vostre auto”.

PS: sono passato di recente per la zona del Politeama, a Como. Qui c’era lo zoo, era una zona piena di colori, di piante, di gente. Adesso è tutto cemento, i negozi che ci sono rimasti chiudono tutti alle cinque. Ed è così ovunque, ormai, anche nelle stradine medievali del centro. Che ci si va a fare, a Como? Meglio gli outlet, gli iper, costruitelo davvero l’autosilo in mezzo al lago. Non penso che ci sia ancora qualcuno che perde tempo a guardarli, il lago e il Duomo, e san Fedele, e sant’Abbondio.

2 commenti:

francesco ha detto...

diceva Caparezza che siamo dentro a un tunnel, ma se non vediamo una luce forse è un pozzo:(

Giuliano ha detto...

ebbene sì, un pozzo senza fondo, anche un tantino maleodorante...