martedì 15 febbraio 2011

Pubblicità 2

Questi foglietti sono dappertutto, nelle stazioni campeggiano in formato poster, li ho trovati nella mia cassetta della posta, sotto il tergicristallo, ovunque. Impossibile sfuggirgli: e se non son questi sono i loro concorrenti, magari sulle piccole tv locali, tutti intenti a dirvi che – suvvia! – “fare un prestito è facile e conveniente”. Ci sono anche quelli che inneggiano alla “cessione del Quinto”, e vi invitano caldamente a farlo: sembra che Quinto sia un vostro vecchio e caro amico molto disponibile, ma invece significa che vi fottono un quinto dello stipendio o della pensione.
Capisco che uno può trovarsi nella condizione di chiedere un prestito, ma non accetterò mai l’idea che si possa fare pubblicità dicendo che un prestito si fa “alla leggera”, come vedo scritto qui, e con immagini festose di ragazze giovani e sorridenti. Eh no, i prestiti bisogna pagarli, e salati; e non si sa mai cosa può succedere se non riuscite a pagarli.
E, se voi pensate di andare sul sicuro, affidandovi a istituti seri, a nomi importanti e sorridenti, vi consiglio caldamente la visione di “Piovono pietre”, un bel film di Ken Loach. Loach ha spiegato nel dettaglio cosa succede, io non mi dilungo oltre: non è detto che vada così, magari vi capitano persone oneste e responsabili, ma le associazioni anti usura (che ci sono in ogni città) raccontano storie ben diverse. In ogni caso, il fatto che si lascino circolare liberamente pubblicità come questa, e come molte altre del genere, è un bruttissimo esempio del degrado morale della società in cui viviamo. Non era così, non è sempre stato così: mi piacerebbe che lo si dicesse chiaro, queste sono novità degli ultimi 5-10 anni, prima – quando c’era sicurezza sul lavoro, e non c’era il precariato – per avere un mutuo o un prestito bastava andare in banca. Ed era ben chiaro, fin dal principio, che non c’era niente da ridere, e che i prestiti non si fanno certo “alla leggera”.

PS: notare bene, in verticale a sinistra, la scritta “rispetta l’ambiente – non gettarmi per terra”: ah, adesso se voi spantegate volantini ovunque, poi se restano in giro la colpa non è vostra ma è di qualcun altro? Certo che se ne imparano di cose, dai pubblicitari...

6 commenti:

franz ha detto...

siamo un paese in cui il prestito al consumo e le scommesse sono le attività economiche più fiorenti, che schifo :(

Giuliano ha detto...

questa pubblicità è da vietare, e mi meraviglia molto che nessuno sia intervenuto a bloccarla.

annarita ha detto...

Anche noi a scuola riceviamo quasi quotidianamente via fax offerte simili. Una cosa che poi mi ha sconvolto è stato scoprire che molte donne chiedono finanziamenti per sottoporsi a trattamenti estetici. Però probabilmente rientra nella logica del prestito al consumo di cui parla Franz. Salutissimi, Annarita

Giuliano ha detto...

è la stessa cosa che capita con medicine, cure dimagranti...so che molte pubblicità vengono bloccate, ma altre passano e sono anche cose spaventose.
si specula sui disperati, sugli ammalati, ed è una cosa orribile.

Kikko ha detto...

Sulla frase finale (non gettarmi...) c'è una LEGGE che impone questa dicitura... informati prima di scrivere..

Ps noterei che il grafico (idiota) ha scritto solo NON GETTARMI SONO RICICLABILE...

ma se non ti butto, come ti riciclo?!?!



Andrebbe corretta la dicitura "NON GETTARMI A TERRA"

Giuliano ha detto...

se si lasciano in giro i volantini, magari sulla macchina, basta un refolo di vento per farli cadere a terra.