In tempi normali sarei d'accordo con
Augias, ma poi mi rendo conto che anch'io faccio lo stesso. In questi
giorni, per esempio, schivo con estrema cura tutti gli "speciali"
sulla crisi di governo, i pareri ponderosi, le interviste a questo e
a quello. Sono informazioni, in gran parte, inutili. Personalmente,
peferisco aspettare e vedere cosa succede.
La vera questione in
ballo, ed è cosa che preoccupa, è la sopravvivenza della
democrazia. Se si andasse a votare adesso, in Parlamento avremmo una
maggioranza che potrebbe cambiare la Costituzione da capo a fondo,
ricostituzione del partito fascista compresa. Di più non mi
interessa sapere, spero solo che almeno per i prossimi tre anni si
possa evitare il danno. Un rinvio, come per i condannati a morte,
sperando che qualcosa cambi.
Sembra che informare sia mettere cinquanta microfoni davanti a questo e
quello, compreso Berlusconi che è stato condannato a cinque anni di carcere per truffa ai
danni dello Stato ma è ancora lì, a discutere della crisi di governo
con il Presidente della Repubblica. E chissà se il Presidente della
Repubblica, che ha avuto un fratello ucciso della mafia, pensa nel
frattempo che un amico fraterno di Berlusconi e fondatore di Forza
Italia è in carcere proprio per vicinanza alla mafia.
Ma, intanto, i
cronisti dei telegiornali e di tutti i media vanno avanti a porgere
il microfono, a prendere appunti e a commentare le dichiarazioni di
chi ha governato per decenni, e ancora governa, con quel partito
fondato da quasi mafiosi, corruttori di giudici, frodatori dello
Stato. In più, uno di quelli che più spingono per l'affossamento
della democrazia straparla di democrazia (Salvini: andare al voto,
andare al voto), forse senza neanche aver mai capito che cosa è
veramente la democrazia (il rispetto delle minoranze, per esempio).
Ancora: Salvini bacia il crocifisso e invoca la Madonna, incurante
perfino delle parole del Papa e non solo dell'intelligenza e del buon
senso ("buon senso" è un'altra delle parole che Salvini
adopera spesso a vanvera).
Insomma, quasi nessuno dice le cose
come stanno e si ascoltano invece molti discorsi che ci potrebbero
essere risparmiati. Mi piacerebbe dare ragione ad Augias, ma in
questi giorni se c'è un algoritmo che monitora quello che faccio on
line mi troverebbe sempre più su notizie futili o senza importanza,
compreso il calciomercato. Perché mai dovrei approfondire ciò che
dice la Meloni? Perché dovrei stare ad ascoltare e commentare le
parole di persone che stanno con pregiudicati e pluricondannati, o
che magari fanno apologia aperta di un regime dittatoriale che ci
portò a una guerra disastrosa e all'isolamento internazionale?
La questione dell'informazione, e di
come è ridotta oggi, è di quelle che inducono al pessimismo totale.
E' mai possibile, crisi di governo a parte, che sia impossibile
sfuggire alla notizia delle dimissioni di Totti da dirigente della
Roma (data ovunque e con un risalto eccezionale) quando poi passa
senza traccia un'epidemia devastante di ebola? No, io proprio non ce
la faccio ad approfondire il nulla, e vado piuttosto a far impazzire
l'algoritmo di Google saltando da Hans Hotter a Bugs Bunny, da James
Joyce a Paulo Dybala, dalle strutture di Kekulé a Paperino. Io mi
sono sempre informato e ho sempre cercato di approfondire, il
risultato è che mi trovo in questo Nuovo Millennio in mezzo a gente
che invece non lo ha mai fatto, e che adesso detta legge - non per
modo di dire, proprio le leggi che poi saremo costretti a seguire.
Mah.
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