1) « ... temiamo i migranti, che sono
poveri derelitti, invece di temere il cambiamento climatico che è
una delle principali cause delle migrazioni. »
2) « il problema non è l'età dei
politici, ma la natura immutabile del potere. Non credo che avere
avuto al potere la Carfagna, Renzi o Di Maio ci abbia migliorato la
vita.»
3) «... la gente non legge più i
libri per la loro qualità formale, libri che non siano di
intrattenimento. Si leggono e si scrivono soprattutto gialli: fa
parte di questa smania punitiva che si sta diffondendo.»
4) « ... tutto è nato da Berlusconi,
che nel 1994 ha dato il via alla deculturazione del Paese.»
I primi tre punti penso che parlino da
soli, e non ho niente da aggiungere. Per l'ultimo punto, io direi che
Berlusconi influisce pesantemente sul nostro Paese almeno dal 1986,
forse anche da prima; e poi che forse questo era il desiderio
profondo degli italiani, volevano proprio la deculturazione e infine
l'hanno ottenuta.
(intervista pubblicata dal Venerdì
di Repubblica il 24 maggio 2019, penso che sia ancora disponibile sul
sito del giornale; Ginevra Bompiani ha ottant'anni, è editrice e
scrittrice ed è figlia dell'editore Valentino Bompiani) (l'intervista è curata dal giornalista Concetto Vecchio)
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