Una pagina di Angese, datata 1989. (è dell'Espresso, ma vorrei ricordare che in quegli anni Altan pubblicava su Panorama, insieme a Enzo Biagi: ma forse Cesare Previti e l'avvocato Mills stavano già lavorando).
P.S.: Facendo clic sull'immagine si vede meglio. Non è finissimo, ma è ormai parte della storia d'Italia.
5 commenti:
Bellissima... ;-)
Ricorderò a chi non c'era, o ai distratti, che in quegli anni i film in tv con la pubblicità dentro non si erano mai visti prima, la novità fu introdotta dalle reti commerciali (cioè da Silvio Berlusconi in persona). Inoltre, fu necessario un decreto del Governo per fare in modo che i film non venissero interrotti "con l'accetta", cioè a metà di un dialogo o di una scena d'amore o di azione, brutalmente: spot ogni dieci minuti, non importa cosa succede in quel punto del film.
Eravamo tutti scandalizzati, ma poi avremmo scoperto che agli italiani dei film non importava niente, preferivano gli spot spot di Berlusconi. In questo senso, la pagina di Angese è da considerarsi tragica.
ciao Thomas!
Io non mi ci sono ancora abituata. Detesto le interruzioni pubblicitarie perfino in Beautiful, figurarsi in un film vero e proprio. E non sono nei film d'autore, penso che lo stacchetto con gli spot siano insopportabili in ogni tipo di spettacolo, anche nei filmetti da quattro soldi. Insomma, ti stai appassionando a una vicenda e zac, detersivo! zac, thatsamore!, zac, denti smaglianti! Assolutamente insopportabile, offensivo per autori e pubblico. Ma molto pubblico preferisce lo spot al film, si sa...
Però qualcosa sta cambiando: i ragazzi sotto i vent'anni sono cresciuti con Sky e con internet. Purtroppo sono canali a pagamento, ma anche qui contentiamoci e speriamo bene per il futuro. In questi casi, ben vengano le nuove tecnologie.
Della pubblicità, trovo incredibile che vengano trasmessi spot come quello della "Fitomagra" che imperversa in questi giorni: pillole per dimagrire, come al tempo degli imbonitori di piazza? Chi li ha fatti passare, non c'è nessuno che controlla?
E quelli delle banche, dei prestiti...Bisognerebbe obbligare a dirlo: i prestiti vanno restituiti, non sono la mancia del nonno.
Mah! siamo il paese di Wanna Marchi, non dimentichiamocelo.
Già, quelli degli anelli ca MILIONI venduti, "solo per voi, solo per oggi" a 100 €, anzi, a 90, ma se siete veloci a 80. E siamo anche -facile battuta - quel paese in cui un presidente del consiglio promette di sconfiggere il cancro, per ottenere voti al suo partito. Ma, come pare, gli va ancora bene.
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