Il fatto è che questa vita ce la dobbiamo godere volenti o nolenti: E non è carina e "finta" come in questa bella vignetta. Meno male che noi si sta in un'oasi felice (notato il toscanismo?)
Hai notato l'omino appeso? L'autore della vignetta si è ricordato proprio di tutto...Speriamo che passi presto, ma ho i miei dubbi. Intanto i cittadini di Lecco si sono rifiutati di eleggere uno dei più pirla d'Italia a loro sindaco: è già qualcosa, contentiamoci.
Dai, che c'è anche su Repubblica in prima pagina...Almeno questa è una buona notizia, come quella di Venezia col fannullone rispedito al mittente. Insomma, forse - forse - si comincia a ragionare un po' (mah!)
In questi casi, certo colpevolmente, non compro i giornali e non ascolto la radio. Invece sono notizie da sballo!! Ho guardato Repubblica online e mi si è aperto il cuore; sì, forse c'è ancora speranza.
Comunque sia, toscani o pugliesi o lombardi, prepariamoci al peggio. Una volta stabilito che chi ruba di più prende più voti, non c'è un limite a quello che può succedere. E va ricordato che siamo ormai ad un passo dalla possibile secessione...
Sì, penso che sia la chiave giusta per capire cosa succede. Da sempre, uno con il libro in mano è visto male; dall'altra parte c'è il difetto opposto...Ma fino a ad alcuni anni fa nella classe politica c'era una selezione, gente come Bossi e Borghezio non sarebbe mai arrivata così in alto. Il problema nasce con Craxi, secondo me; e con le sciagurate campagne di Mario Segni (sciagurate non nelle intenzioni, che erano buone, ma nella breccia che hanno aperto). Comunque sia, siamo sempre lì: se Borrelli e Di Pietro nel '92 cominciano a mettere sotto tiro i corrotti e i corruttori, e gli italiani nel '94 votano per i ladri...
Grazie per il link! Ti leggo sempre, come sai. (e ascolto!)
internet vuol dire condivisione e il link è la sua forza. Invece stiamo ancora alle parrocchiette e ai giri di sepolcri, modo di dire meridionale per intendere l'attitudine a frequentare i medesimi luoghi e persone, a condizione -bada bene- che "se vieni da me io vengo da te". Ma veniamo all'ignoranza che dilaga, è diventata un valore, tutti in televisione a vantarsene. Non sono sicura che le colpe siano tutte di Craxi. Per esempio, qui in Puglia il craxismo ha dilagato, a partire dalla prima tangentopoli (il malcapitato si è fatto la galera, comunque), eppure oggi ci sono le fabbriche di Vendola. E la gente lo capisce, anche quando fa "il filosofo", perchè forse è rimasta la vecchia tradizione del PCI che istruiva le sue masse, con gli intellettuali. In sezione passavano i professori dell'università, Vacca, De Catris... (e mi viene una rabbia quando paragonano la lega al vecchio PCI - ah io sempre stata anarchica-individualista, come si diceva un tempo) Poi ci siamo aperti alla società civile, traduzione: a quelli capaci di raccogliere voti, per la peculiarità della professione che svolgevano, o delle famiglie che coinvolgevano. Le idee sono scomparse e chiunque può passare da destra a sinistra, senza problema, tutti frequentano il circolo unione. Ti parlo della provincia, che poi è quella che fa la differenza, nelle città c'è ancora speranza, per ora. (Fine pausa caffè) Ti abbraccio
Sono d'accordo su tutto. Ho fatto il nome di Craxi per chiedermi "ma quando è cominciato tutto questo?". Io non ho mai fatto politica, vivo da sempre molto appartato, ho qualche passato nel consiglio di fabbrica della ditta dove lavoravo, ma ero del tutto fuori posto. Ho creduto un po' nella legge 626, quella sulla tutela contro gli infortuni: lavoratori e imprenditori insieme per prevenire gli incidenti! Invece ho visto, toccato con mano, l'inizio di questa degradazione morale e civile: siamo tornati subito a Charlie Chaplin, l'inizio del Grande Dittatore (ti ricordi? lo scaricabarile davanti alla bomba inesplosa...e l'ultimo della fila è Charlot, a lui tocca). Da qui in avanti, ci siamo fatti fare di tutto. Con la scusa che altrimenti la nostra economia non avrebbe retto: roba da ridere, visto come siamo ridotti con fabbriche e impieghi. Roba da ridere se non fosse tragico, il futuro nostro e dei nostri figli...
Ti abbraccio anch'io, ma mi sa che a me mi conviene di più... :-)
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10 commenti:
Il fatto è che questa vita ce la dobbiamo godere volenti o nolenti: E non è carina e "finta" come in questa bella vignetta. Meno male che noi si sta in un'oasi felice (notato il toscanismo?)
Hai notato l'omino appeso? L'autore della vignetta si è ricordato proprio di tutto...Speriamo che passi presto, ma ho i miei dubbi. Intanto i cittadini di Lecco si sono rifiutati di eleggere uno dei più pirla d'Italia a loro sindaco: è già qualcosa, contentiamoci.
Uno dei più pirla? E' un record non da poco. Fuori il nome.
Dai, che c'è anche su Repubblica in prima pagina...Almeno questa è una buona notizia, come quella di Venezia col fannullone rispedito al mittente. Insomma, forse - forse - si comincia a ragionare un po' (mah!)
In questi casi, certo colpevolmente, non compro i giornali e non ascolto la radio. Invece sono notizie da sballo!! Ho guardato Repubblica online e mi si è aperto il cuore; sì, forse c'è ancora speranza.
Comunque sia, toscani o pugliesi o lombardi, prepariamoci al peggio. Una volta stabilito che chi ruba di più prende più voti, non c'è un limite a quello che può succedere.
E va ricordato che siamo ormai ad un passo dalla possibile secessione...
il popolino ignorante spopola e a "noi" ci è rimasta la presunzione
Sì, penso che sia la chiave giusta per capire cosa succede. Da sempre, uno con il libro in mano è visto male; dall'altra parte c'è il difetto opposto...Ma fino a ad alcuni anni fa nella classe politica c'era una selezione, gente come Bossi e Borghezio non sarebbe mai arrivata così in alto. Il problema nasce con Craxi, secondo me; e con le sciagurate campagne di Mario Segni (sciagurate non nelle intenzioni, che erano buone, ma nella breccia che hanno aperto).
Comunque sia, siamo sempre lì: se Borrelli e Di Pietro nel '92 cominciano a mettere sotto tiro i corrotti e i corruttori, e gli italiani nel '94 votano per i ladri...
Grazie per il link! Ti leggo sempre, come sai. (e ascolto!)
internet vuol dire condivisione e il link è la sua forza. Invece stiamo ancora alle parrocchiette e ai giri di sepolcri, modo di dire meridionale per intendere l'attitudine a frequentare i medesimi luoghi e persone, a condizione -bada bene- che "se vieni da me io vengo da te".
Ma veniamo all'ignoranza che dilaga, è diventata un valore, tutti in televisione a vantarsene. Non sono sicura che le colpe siano tutte di Craxi. Per esempio, qui in Puglia il craxismo ha dilagato, a partire dalla prima tangentopoli (il malcapitato si è fatto la galera, comunque), eppure oggi ci sono le fabbriche di Vendola. E la gente lo capisce, anche quando fa "il filosofo", perchè forse è rimasta la vecchia tradizione del PCI che istruiva le sue masse, con gli intellettuali. In sezione passavano i professori dell'università, Vacca, De Catris... (e mi viene una rabbia quando paragonano la lega al vecchio PCI - ah io sempre stata anarchica-individualista, come si diceva un tempo) Poi ci siamo aperti alla società civile, traduzione: a quelli capaci di raccogliere voti, per la peculiarità della professione che svolgevano, o delle famiglie che coinvolgevano. Le idee sono scomparse e chiunque può passare da destra a sinistra, senza problema, tutti frequentano il circolo unione. Ti parlo della provincia, che poi è quella che fa la differenza, nelle città c'è ancora speranza, per ora.
(Fine pausa caffè)
Ti abbraccio
Sono d'accordo su tutto. Ho fatto il nome di Craxi per chiedermi "ma quando è cominciato tutto questo?". Io non ho mai fatto politica, vivo da sempre molto appartato, ho qualche passato nel consiglio di fabbrica della ditta dove lavoravo, ma ero del tutto fuori posto.
Ho creduto un po' nella legge 626, quella sulla tutela contro gli infortuni: lavoratori e imprenditori insieme per prevenire gli incidenti! Invece ho visto, toccato con mano, l'inizio di questa degradazione morale e civile: siamo tornati subito a Charlie Chaplin, l'inizio del Grande Dittatore (ti ricordi? lo scaricabarile davanti alla bomba inesplosa...e l'ultimo della fila è Charlot, a lui tocca).
Da qui in avanti, ci siamo fatti fare di tutto. Con la scusa che altrimenti la nostra economia non avrebbe retto: roba da ridere, visto come siamo ridotti con fabbriche e impieghi. Roba da ridere se non fosse tragico, il futuro nostro e dei nostri figli...
Ti abbraccio anch'io, ma mi sa che a me mi conviene di più...
:-)
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