sabato 9 ottobre 2010

Monteverdiana ( III )

DAL TERZO LIBRO DEI MADRIGALI
testi musicati da Claudio Monteverdi

O dolce anima mia,
dunque è pur vero
che cangiando pensiero
per altrui m'abbandoni;
se cerchi un cor che più t'adori et ami
ingiustamente brami;
se cerchi lealtà, mira che fede
amar quand'altrui doni la mia cara mercede,
e la spietata tua dolce pietate.
Ma se cerchi beltate
non mirar me, cor mio, mira te stessa,
in questo volto, in questo cor impressa.
(Guarini)

Perfidissimo volto
ben l'usata bellezza in te si vede,
ma non l'usata fede.
Già mi parea vidir queste amorose
luci, che dolcemente
rivolgo a te sì belle e sì pietose:
prima vedrai tu spento
che sia spento il desio ch'a te le gira.
Ahi, ch'è spento il desio, ma non è spento
quel per cui sospira
l'abbandonato core.
O volto troppo vago e troppo rio,
perché se perdi amore non perdi anco vaghezza?
O non hai pari a la beltà fermezza?
(Guarini)

Vivrò fra i miei tormenti e le mie cure,
mie giuste furie, forsennato, errante;
paventerò l'ombre solinghe e scure
cheI primo error mi recheranno inante,
e del sol che scoprì le mie sventure,
a schivo ed in orrore avrò il sembiante.
Temerò me medesmo; e da me stesso
sempre fuggendo, avrò me sempre appresso.
(Tasso)


"Rimanti in pace", a la dolente e bella
Fillide Tirsi sospirando disse.
"Rimanti, io me ne vo; tal mi prescrisse
legge, empio fato, aspra sorte e rubella."
Ed ella, ora da l'una a l'altra stella,
stillando amaro umore, i lumi affisse
nei lumi del suo Tirsi, e gli trafisse
il cor di pietosissime quadrella.
Ond'ei di morte la sua faccia impressa
disse: "Ahi come n'andrò senza il mio sole
di martir in martir, di doglie in doglie "
Ed ella, da singhiozzi e pianti oppressa,
fievolmente formò queste parole:
" Deh, cara anima mia, chi mi ti toglie?"
(Grillo / Celiano)

2 commenti:

franz ha detto...

http://www.youtube.com/watch?v=IKdLMiNanUw

forse

Giuliano ha detto...

io consiglio sempre gli italiani: Rinaldo Alessandrini e il Concerto Italiano, per esempio. Ma anche le edizioni curate da Roberto Gini.
Però mi piace molto dare spazio a queste poesie, che a scuola vengono insegnate malissimo. Per me sono state una scoperta stupefacente, a scuola finita: soprattutto Petrarca.