giovedì 6 gennaio 2011

In Tremonti we trust

Nel 2001 e nel 2002, eccetera, il ministro Tremonti premeva per avere la banconota da un euro. Aveva infatti individuato con grande precisione la causa dei principali problemi: “Con la moneta da un euro la gente non ha la percezione del valore...” (eccetera).
Un sito che non sono più riuscito a ritrovare (peccato!) aveva pubblicato alcune ipotesi grafiche su questa nuova banconota: dato che sulle altre ci sono ponti in pietra con grandi arcate, e di porte monumentali (una metafora molto chiara), ecco che sulla banconota da un euro ci sarà un ponte di corde. Nel frattempo, in Francia è stata coniata una moneta da dieci euro: è per i collezionisti, ma può avere circolazione legale. (Il mio parere, per quel che vale, è che la crisi dell’euro sia dovuta soprattutto a questo: che tutta l’Europa è ormai a destra, ed è la destra peggiore. Fino al 2000, c’erano ancora a Bruxelles molti politici che venivano dai tempi di guerra, e che proprio per questo avevano lavorato per abbattere i confini e migliorare l’unione dei popoli. Oggi prevalgono i localismi e i nazionalismi, a Bruxelles e nei governi locali ci sono politici che lavorano per tirar su confini anche dove non ci sono mai stati: ognuno pensa solo per sè, e questi sono i risultati.)

Un altro obiettivo centrato da Tremonti (nel 2008) è stata la social card: che ha definitivamente e facilmente risolto ogni problema, come ormai possiamo constatare.
Oggi, 6 gennaio 2011, Tremonti ci dice che bisogna stare attenti, la crisi non è ancora passata e anzi il peggio potrebbe ancora venire: chi l’avrebbe mai detto o anche solo pensato – comunque grazie per l’avvertimento, mo’ me lo segno.
PS: nel frattempo, il quotidiano dei vescovi “Avvenire” sobbalza scandalizzato davanti alle bestemmie in diretta tv su Canale5. Che dire, benvenuti, era ora: qui sotto al pero ormai siamo in tanti, c’è Fini, c’è Casini, c'è Antonio Martino, c’è Dino Boffo, comincia a vedersi anche qualche leghista... Benvenuti giù dal pero, cari vescovi della CEI: è dal 1994 che vi aspettiamo, qualora vi siate veramente decisi a scendere (ma dal pero, si sa, c’è sempre un gran via vai, c’è chi scende e c’è chi sale...).


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