lunedì 23 maggio 2011

Gli italiani e l'automobile

Uno dei luoghi comuni più diffusi, negli anni passati, era quello sulle autostrade e i trasporti su gomma anziché su rotaia: la colpa era della Fiat e degli Agnelli, si diceva, perché a loro interessava vendere camion e macchine. E’ per questo (l’ho sentito ripetere infinite volte) che il trasporto delle merci e delle persone viaggia tutto sulle autostrade e sulle strade normali, intasando il traffico e creando il problema: tutta colpa della Fiat e degli Agnelli. Mah. Ne siamo sicuri?
Questo discorso poteva avere senso cinquant’anni fa, quando le autostrade erano ancora poche e tutte da costruire. Ma, oggi che la Fiat si è molto indebolita, oggi che i cavalcavia e le superstrade hanno preso nel nostro paesaggio il posto delle pianure e delle colline, oggi che più della metà delle nostre auto sono giapponesi o tedesche o coreane, che discorso è? La verità probabilmente è questa: che gli italiani amano svisceratamente l’automobile, e che tutti fin da piccoli vogliamo soltanto fare brum-brum con la nostra macchinina, è l’unica cosa che veramente desideriamo. Gli Agnelli, e la Fiat, hanno solo approfittato di questa nostra mania.

Che dire? Stamattina ho fatto cinque chilometri in automobile e ho trovato subito cinque piloti di rallies o di formula uno decisissimi a sorpassarmi: in un centro abitato piccolissimo, con una strettoia ancora a misura di mulo, cento metri scarsi di rettilineo, case e passi carrai ovunque. Ma sorpassare bisogna, altrimenti si perdono punti al mondiale. O no?
Basta prendere questi miei cinque chilometri di stamattina ed estenderli a tutta la rete stradale, si vedrà bene cos’è successo.
La politica, poi, ha peggiorato le cose: invece di investire sui mezzi pubblici ha investito in autostrade, strade statali, superstrade, svincoli, rondò. Il risultato è che non si circola più, ma si dà sempre la colpa al vecchietto di ottant’anni che va a quaranta all’ora: e se la colpa fosse invece delle BMW, delle Mercedes, delle Ferrari, della Maserati?
Va ben, basta, mi fermo qui, so già che ragionare su queste cose non serve a niente: diamo pure la colpa agli Agnelli, come se fossimo nel 1965, e non parliamone più. Intanto però spiego perché io stamattina andavo così piano: svoltando per fare quei cento metri prima della strettoia fra le case disegnata pensando alla carrozza a cavalli, ho intravisto poco più in là una macchina agricola (modernissima). Vuoi vedere che è il mio amico P., mi sono detto, che nonostante la giovane età si ostina a voler fare l’agricoltore in terra lombarda? E così ho rallentato, tanto che senso ha: il limite qui è di cinquanta all’ora, io vado a quaranta, poi P. metterà la freccia e girerà a destra (era proprio lui, quanto tempo che non vado a trovarlo! chissà i bambini come sono diventati grandi), e io potrò poi sfrecciare all’infinito su strade deserte, come negli spot in tv.
Invece no, non mi ero reso conto di essere sulla pista di un gran premio: una, due, tre, velocissime, mi sorpassano immediatamente su quei cento metri, con striscia continua per terra e una macchina che arriva in senso opposto, ma che importa: e poi tutti in fila a passo d’uomo dietro alla mietitrice del mio amico P.
Il caso ha voluto che anche il semaforo immediatamente successivo fosse rosso: quando dopo due minuti è diventato verde ho fatto ciao con la manina all’omino sulla Maserati decappottabile (davanti a me ormai da una decina di minuti), ho messo la freccia a sinistra e l’ho lasciato al suo destino. Avrà recuperato qualche punto nella classifica del mondiale? Vorrei tanto saperlo...
PS: Non so distinguere una Maserati da una qualsiasi altra macchina, ho tirato a indovinare. (a dire il vero non so neanche se il mio amico P. era davvero lui o non piuttosto uno dei suoi fratelli: si somigliano molto, me li confondo sempre uno con l’altro, e magari va a finire che era G., mio omonimo).

3 commenti:

Anonimo ha detto...


Tra le tante imbecillità che girano su internet, questa infantile sbrodolata è una delle più imbecilli (e ho detto tutto)

Impara a guidare, invece di copiare e incollare imbecillità sulla rete, imbecille

Giuliano ha detto...

scrivo tutto io, e ho quasi sessant'anni.
Lei sa quanti morti ha fatto la Mille Miglia?
PS: è lei che mi manda gli spam? qui c'è la moderazione dei commenti, è una fatica inutile.

Giuliano ha detto...

aggiornamento all'aprile 2015: esco di casa e c'è tutta una successione di limiti di velocità, qui 50, poi 30, poi 70... rischio di multe perché c'è anche l'autovelox.
Ecco, se tutti avessero guidato l'auto come facevo io in questo post, niente tutor, niente autovelox, eccetera. Invece, brum brum, macchinina e motogrossa, sorpassi e sgommate, i bambini cresciuti. Mah.