Quello che dovrebbe darmi il pc
collegato allo strumento è in figura 1. Quello che vedo, sullo
schermo del computer, è invece la figura 5.
- E' da due giorni
che va avanti così, - mi dice il collega che mi dà il cambio,
sabato pomeriggio alle 14. L'altro HPLC è fuori uso da tempo, e
dovrò dunque servirmi solo di questo strumento, durante il mio
weekend lavorativo; e così toccherà fare anche ai miei colleghi
meno fortunati che faranno il turno di notte in fabbrica, nelle notti
fra sabato e domenica e domenica e lunedì.
- Ma allora come
facciamo? - chiedo, visto che, lavorando sabato e domenica, nei
giorni precedenti ero a casa e non mi sono ancora ben ricollegato a
quest'allegra gabbia di matti.
- Mah, non so cosa dirti: comunque
il dottor Biribò vuole sapere subito i dati, in impianto; così
sanno come regolare le portate della materia prima.
Saluto il mio
collega, lo lascio andare e provo a guardare il mio povero strumento
malato, un High Performance Liquid
Chromatographer che dovrebbe darmi la
percentuale residua di alcool non solfatato, un dato che in questa
produzione è essenziale. Su questo dato, il capoturno dell'impianto
di solfatazione dovrà regolare tutto il suo complesso sistema di
valvole e di compressori; e invece io non so cosa potrò fare, dal
mio avamposto in laboratorio, in questo sabato pomeriggio dalle 14
alle 22.
Con questo problema rischiamo di perdere un cliente
famoso e importante, anzi un CLIENTE! come ci dicono quelli delle
vendite; ma è una storia ormai vecchia, vecchia di un anno.
Un
anno fa, a marzo, il Direttore in persona scende in laboratorio e
convoca tutti i presenti. Purtroppo manca il nostro capo, la
Dottoressa; e manca anche il vice, influenzato; ma la riunione va
fatta subito perché il problema è grave.
Il Direttore, che ha
una notevole esperienza come analista, va a prendere i tracciati
delle ultime analisi dell'HPLC; prende il pennarello e con l'ausilio
della lavagna spiega.
- No, ragazzi, così non va bene. Il
tracciato ideale deve essere così (fig.1), o al massimo così
(fig.2). Invece noi abbiamo questo (fig.3): è vero che si può fare
lo stesso il calcolo, ma si commette un errore, e non va bene perché
dobbiamo essere molto precisi, super precisi.
E via dicendo,
ribadendo con forza il concetto: che dobbiamo stare attenti, noi
ragazzi (compresi
quelli di 40 anni), e prestare la massima attenzione (anzi, la
Massima Attenzione) a quest'analisi.
- Veramente, - provo a dire -
ieri sera sono uscite 29 autobotti, senza contare il resto del lavoro
che c'era da fare; ho dovuto controllarle e redigere i certificati
d'analisi, ed ero qui da solo, col ragazzo appena arrivato dalla
Manpower.
Il Direttore ci rimane male. Si aspettava dedizione
assoluta alla causa, e invece...
- ... polemico... - è il suo
commento, appena sussurrato.
Ma poi il Direttore torna nei suoi
appartamenti; il nostro gentile capo, la Dottoressa, ritorna da
Kyssadove; il vice della Dottoressa guarisce dall'influenza, quelli
delle Vendite fanno qualche sconto al CLIENTE! e si riprende a
lavorare. Noi, la fabbrica intera e anche il povero strumento, ormai
alle corde ma che continua a fare la sua parte.
E' dunque passato
un anno, il CLIENTE! non è mica tanto contento, quelli delle vendite
fanno sempre i salti mortali per non perdere una commessa così
importante e noi continuiamo a strapazzare il povero HPLC, mentre il
Direttore e la Dottoressa ci dicono di Prestare Sempre la Massima
Attenzione. In più, il Dottor Biribò (responsabile dell'impianto) è
un tantino furioso, e a mio parere non ha tutti i torti.
Sarà
perché funziona ad alcool etilico, ed è ormai un po' ubriaco anche
lui, ma sul monitor del pc collegato allo strumento esce di tutto ma
non la figura 1. Ormai sono figure che abbiamo imparato a
riconoscere, e le abbiamo anche numerate e battezzate: il Cammello
(fig.4) , il Serpentone con la Gobba (fig.5), il Mostro di Loch Ness
(fig.6), la Tangente all'Infinito (fig.7) e, temutissima, la Linea
Piatta (fig.8).
Di fronte all'ennesima apparizione del Mostro di
Loch Ness, chiamo sconsolato il supervisore, massima autorità
presente in Fabbrica in questo pomeriggio di sabato. Per fortuna è
Luciano, vecchio compagno di lavoro, il più esperto e il più dotato
di buon senso tra i supervisori. Lo invito davanti al monitor e gli
faccio vedere la successione dei mostri.
- Hai provato a mettere
in purga? - mi chiede. In effetti, un HPLC si può mettere in purga;
è un'operazione che si fa abitualmente, per pulire lo strumento. Ma,
come si può immaginare, la purga ha molti meriti ma non è che
risolva proprio tutti i mali. Comunque la parola ha una sua potenza e
colpisce l'immaginazione: cosa fare ad uno strumento che non ci
ascolta, se non purgarlo? Infatti ce lo dicono tutti, ma proprio
tutti, da un anno; lo raccomandano, lo suggeriscono o lo ordinano, a
seconda dei casi, dei momenti e delle persone.
- Non so più cosa
fare. La purga l'ho già fatta, ma questo è un problema della
colonna per cromatografia e la purga qui non c'entra.
- E
quindi?
- E quindi non posso darti i dati. Potrei fare l'analisi a
mano, ma ci metterei un'oretta. Quando finisce la produzione?
-
Tra mezz'ora giriamo.
- Allora conviene fare l'analisi a mano sul
prodotto finito, e provare a correggere.
Concordiamo, e così
faremo; ma non senza avere prima interpellato il Dottor Biribò, che
di certo è a casa sua con un diavolo per capello e una mano sul
telefono, come gli innamorati che aspettano una chiamata che non
arriva, che freme e aspetta con ansia il risultato e si chiede da
tutta la mattina: "telefono io o mi chiamano loro...?".
Io
e Luciano ci guardiamo negli occhi, e non c'è neanche bisogno di
parlare perché a questo punto è come se fossimo telepatici, e
ognuno sa cosa sta pensando l'altro. Ma non ne parliamo, per decenza;
e Luciano mi chiede soltanto, con voce spenta e poca convinzione:
-
...a che punto sei con l'estrazione del non solfatato?
E'
stato un lungo anno, vissuto su un'astronave alla deriva, abbandonata
e distante anni luce dal Pianeta Qualità, al quale pure
apparteniamo...
(nota, per gli increduli: è tutto vero, datato 2003. So che è dura crederci, ma ne ho viste anche di peggio...)