martedì 8 ottobre 2019

L'impresa di Fiume, e dintorni


Ho conosciuto una famiglia di esuli fiumani, due fratelli e una sorella, che mi hanno raccontato in prima persona cosa è accaduto dopo il 1945. Di conseguenza, per Fiume e per Trieste, e per l'Istria, ho sempre provato interesse; anche perché triestini, fiumani e istriani parlano un veneziano molto bello, limpido, che mi ha sempre fatto un po' invidia perché mi piacerebbe saper parlare così. A Trieste vivevano Italo Svevo e James Joyce, a Grado c'era Biagio Marin; insomma, tanti motivi per appassionarsi a quei posti e a quella gente.
Così mi sono ritrovato a leggere e ad ascoltare anche le celebrazioni per il centenario dell'impresa di D'Annunzio, e come sempre sono rimasto stupito nel vedere tanti simpatizzanti del fascismo in prima linea. Non voglio fare discorsi lunghi, non sono uno storico e non spetta a me spiegare come è andata, ma di due cose esiste la certezza: Fiume e Trieste diventarono parte dell'Italia prima dell'arrivo del fascismo, e dal fascismo furono perdute. Il fascismo ha molte colpe, in questa storia; e con il comportamento dei fascisti si spiega anche, in gran parte, la dura reazione jugoslava alla fine della guerra (una guerra persa malamente dai fascisti, su questo fronte come su tutti gli altri). Va ricordato che rischiammo di perdere anche Trieste, che rimase italiana solo grazie al grande impegno di Alcide De Gasperi nel primo dopoguerra.

Insomma, i fascisti non hanno alcun merito nel passaggio di Trieste, Fiume e Istria all'Italia (il fascismo nasce solo negli anni Venti del Novecento) e hanno invece gravissime colpe nella perdita di Fiume e dell'Istria. Bisognerà pur dirlo, ogni tanto, e mi stupisce che nessuno lo ricordi in questa ricorrenza.
Mi stupisce anche, ogni volta che si torna sull'argomento, l'esaltazione che molti militari provano per il duce e per il fascismo: il fascismo ha perso tutte le guerre su tutti i fronti, e quasi sempre malamente. Si esalta il valore dei singoli soldati, e questo è più che giusto, ma che dire dei vertici (fascisti) che li mandarono a morire senza alcuna speranza di vittoria? Mah.

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