lunedì 12 luglio 2010

La libertà di stampa? è roba per tipi strani...

Leggo che stanno per cambiare il direttore di Rainews: ormai siamo all'ultimo dei Mohicani, dopo cosa rimane? Ho fatto scorrere in queste settimane tutto l'armamentario dei canali del digitale e del satellitare: non c'è una sola emittente di sinistra, eppure la sinistra ad ogni elezione (sinistra e centrosinistra) prende il 35-40% dei voti, mica poco.
Ed anche nei giornali siamo messi male, molto male: prima di tutto, perché dai trent'anni in giù il giornale non lo legge più nessuno. E poi, perché anche quel poco che rimane di stampa non governativa dipende pur sempre dai contributi statali: via quelli (e basta un piccolo provvedimento governativo), via per sempre il Manifesto, L'Unità, anche Repubblica sarebbe a rischio di chiusura. E il gioco, si sa, è proprio questo: da domani farà informazione solo chi ha i soldi (e gli appoggi) per comperarsi le frequenze. E non si creda di essere liberi perché si pubblica sul web: basta poco anche qui, sul web la censura è facilissima.
Che dire? Negli anni '80 ho gestito un'edicola, c'erano giornali per tutti i gusti e tutte le opinioni, ed era bello aprire i pacchi, la mattina alle cinque, e vedere le diverse aperture dei diversi quotidiani. Da allora, il numero di copie dei quotidiani che vengono vendute è drasticamente diminuito; molte edicole hanno chiuso, quelle che rimangono campano sui gratta e vinci e sulle ricariche dei telefonini, magari anche sui videopoker. E l'informazione, la pluralità dell'informazione? Di questo, scusate se lo dico apertamente, non frega niente a nessuno. Non ho mai sentito nessuno, all'edicola o al bar, non dico lamentarsi o prendere posizione, ma anche solo accennare alla faccenda.
Chi se ne frega, insomma, se chiude un giornale. Chi se ne frega se licenziano un giornalista e ne mettono al suo posto un altro meno bravo. Chi se ne frega di tutto, insomma: e il gesto del "fregare" sull'ennesimo gratta e vinci (questo sì che è diventato un gesto familiare, familiarissimo) rischia di diventare eloquente ed emblematico.

2 commenti:

angela ha detto...

c'è una sinistra con le idee chiare? e comunque gli italiani non sono mai stati portati per la lettura dei quotidiani, non c'è mai stata un'età dell'oro

Giuliano ha detto...

vero! però quantomeno c'era una possibilità.
Mi ci sono illuso per tanto tempo...mi dicevo: se ci sono arrivato io, ci può arrivare chiunque.
E invece no, essere informati, leggere, conoscere, dà proprio fastidio. Si diventa antipatici.