mercoledì 4 settembre 2019

Quello che abbiamo dentro


L'acqua bolle, vuoto una mezza scatola di pasta nella padella, metto il sale, dò una mescolata e poi sto per buttar via il cartone quando mi cadono sotto gli occhi delle parole che fin lì non avevo ancora notato: "E' quello che abbiamo dentro a renderci unici". Quello che hanno dentro? Perché, che cosa c'è dentro? Che cos'hanno, oggi, le mie mezze penne? Santo Cielo, che cosa sarà mai? La pasta si fa con acqua e grano, cosa mai avranno dentro per essere uniche, queste mezze penne?
Inquieto, vado avanti a leggere: "Il segreto? Una combinazione di grani duri eccellenti, sottili rigature in superficie, e una forma che esalta il carattere avvolgente di questa pasta". Le parole "grani duri eccellenti", "sottili rigature in superficie", "forma" e "avvolgente" sono in neretto, cioè evidenziate affinché il consumatore (cioè io) ne rimanga colpito e ammaliato. Veramente, a questo punto non serve che io sia colpito e ammaliato: le mezze penne sono già in pentola, ho comperato la scatola senza guardare cosa c'era scritto sopra, è una vita che in casa mia si compera questa pasta e fino ad oggi non avevo mai avuto dubbi. Da oggi, invece, qualche dubbio comincia a crescere.
E' vero, c'è scritto che dentro c'è il grano duro; ma, e poi? E' tutto qui il segreto, o c'è dell'altro? Le "sottili rigature", inoltre, non sono "dentro" ma sono fuori, in superficie. Che mi si stia nascondendo qualcosa, distraendomi e portando la mia attenzione sulle rigature? E poi, se magari volessi comperare delle mezze penne non rigate (in commercio ci sono), che fine farebbe il sugo che "va trattenuto con passione"? Scivolerà mica via subdolamente e senza passione dalla pasta, finendo sulla mia camicia? Troppi dubbi. Butto via la scatola di cartone (raccolta differenziata, qui la facciamo da vent'anni), finisco di preparare la tavola, e concludo che continuerò a comperare questa marca. Però, ormai il tarlo del dubbio ha cominciato a lavorare, e comincerò a guardarmi in giro, la prossima volta. Sugli scaffali ci sono tante marche di pasta, magari ne proverò una che non ha segreti dentro.
Infine, la pasta è in tavola. E' anche buona, alla faccia di tutte le scemenze che scrivono i pubblicitari.
 
PS: sì, la scatola nella foto è di fusilli e non di mezze penne: cambio spesso formato, ormai la scatola delle mezze penne non l'avevo più in casa. Anche i fusilli sono buoni, comunque.

Nessun commento: