Comunque adesso siamo nel
1999, e le vecchie storie sono tornate d’attualità. A dire il vero
non ci crede nessuno, e non ne parla nemmeno nessuno: come al solito,
le chiacchiere in fabbrica vertono sul campionato di calcio, sulla
tv, su pettegolezzi vari. Però un problema c’è: bisogna sistemare
i computer perché non tutti i programmi sono stati studiati per il
nuovo millennio. Per dire: è probabile che 01 sulle date venga letto
come 1901, e sarebbe un guaio. E poi c’è il millennium bug, il
baco del millennio, il terribile virus informatico che potrebbe
scatenarsi alla mezzanotte del 31.12.1999.
Contemplo il vecchio 286
al quale è collegato il cromatografo: lo usiamo pochissimo, la Ditta
in questo momento non ha soldi, si è stabilito che il pc è vecchio
ma funziona, le analisi vengono bene lo stesso, in futuro se arrivano
soldi si vedrà. Nel buco del floppy disk abita un ragno, o forse
ci abitava: una volta l’ho visto, c’è ancora la ragnatela, ma
chi ha mai messo un floppy disk in quella fessura? Quand’era nuovo,
forse – ma adesso?
Eppure eccoli lì, la
morettina e l’ex chitarrista (il mio nuovo capo e il responsabile
dei servizi generali), ad armeggiare anche intorno a questo antico
reperto di fine millennio.
« Mi rac-co-man-do: non
spegnete questo computer. Il signor Missoni ha appena caricato
l’antivirus, il computer deve stare acceso così l’antivirus può
controllare e bloccare in tempo ogni tentativo di aggressione. Non
spegnete mai questo computer! Anzi, prendimi un’etichetta di quelle
grosse, e il pennarello rosso, e facciamo subito un cartello da
mettere qui. Mi raccomando, scrivilo bene in grande: NON SPEGNERE!,
col punto esclamativo. No, così è troppo piccolo. Lascia, che lo
faccio io.»
Ma io adesso so chi ha
ucciso il ragnetto nel buco del floppy: è stato Luca, che insiste a
giocare col Tetris su questo pc, che è l’unico non collegato in
rete. Beh, il ragnetto è stato poco furbo e se l’è cercata, ma io
mi ci ero affezionato, mi piaceva vederlo fare capolino mentre
titolavo il monocloroacetato libero. Di sicuro sarò stato travolto e
spiaccicato dal floppy disk del tetris, povera anima: per lui la fine
del mondo è arrivata per davvero.
PS: intanto, sono passati vent'anni; ripubblico questo raccontino di vita vissuta sperando che vi faccia sorridere. Non fidatevi delle superstizioni, dei venerdì 17, dei cambi di millennio: sono solo numeri che ci siamo inventati noi umani.
PS: intanto, sono passati vent'anni; ripubblico questo raccontino di vita vissuta sperando che vi faccia sorridere. Non fidatevi delle superstizioni, dei venerdì 17, dei cambi di millennio: sono solo numeri che ci siamo inventati noi umani.
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