- Siete scrittori? - ribatté la cittadina.
- Indubbiamente - asserì Korov'ev con dignità.
- Le vostre tessere?
- Bellezza mia...- attaccò teneramente Korov'ev.
- Non sono una bellezza.
- Che peccato! - fece Korov'ev deluso. - Be', se non vuol essere una bellezza, cosa che sarebbe quanto mai piacevole, padronissima di non esserlo. Dunque, per convincersi che Dostoevskij è realmente uno scrittore, lei gli chiederebbe la tessera? Ma prenda cinque pagine qualsiasi di un qualsiasi suo romanzo, e si convincerà senza nessuna tessera di aver a che fare con uno scrittore! Anzi, suppongo che Dostoevskij non l'abbia mai avuta la tessera! Tu che cosa ne dici Ippopotamo?
- Scommetterei che non l'aveva, - rispose il gatto posando il fornello sulla tavola accanto al registro e asciugandosi il sudore sulla fronte nera di fuliggine.
- Lei non è Dostoevskij, - ribatté la cittadina, confusa dal discorso di Korov'ev.
- Non si può mai sapere, non si può mai sapere.
- Dostoevskij è morto, - prosegui la donna senza troppa convinzione.
- Protesto! - esclamò Ippopotamo con fervore. - Dostoevskij è immortale!
(...) (Michail Bulgakov, “Il Maestro e Margherita”, libro secondo, “Le ultime gesta di Korov’ev e Ippopotamo”, ed. Garzanti, traduzione di Maria Olsoufieva)
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2 commenti:
Qui si vola alto! Bulgakov e il suo bellissimo romanzo, una delle cose più travolgenti che abbia mai letto. E l'immortale Dostoevskij...accidenti, che accoppiata!
Me lo ricordavo a memoria, ma ho fatto molta fatica a ritrovarlo! Però è stato un piacere, così ho fatto scorrere quasi tutto il libro.
La prossima volta, passo ai dinosauri di "Uova fatali"...
:-)
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