Il curriculum vitae è importantissimo, o almeno così dicono. Ai giovani in cerca di lavoro, o di un lavoro migliore, si spiega: fatelo bene, con la massima cura. Ed è vero, il curriculum è importante: come non essere d’accordo?
Ma poi, davanti all’ennesimo dibattito tv, davanti a certe dichiarazioni pubbliche, mi sono trovato a chiedermi: ma chi è questa gente? Da dove viene? Cosa facevano, prima?
E così ho fatto una ricerca on line, soprattutto http://www.wikipedia.it/ , ma anche sui motori di ricerca, sui siti ufficiali. Qualche politico con un curriculum vitae soddisfacente c’è, bisogna ammetterlo; ma alcuni casi sono stupefacenti. E non solo per i politici, ministri sindaci e assessori: anche nei consigli d’amministrazione (privati e non solo pubblici), nei teatri, nel cinema, nello sport, ovunque, si rimane stupefatti.
Forse era meglio se non la facevo, questa ricerca; e non so nemmeno se sia il caso di portarne qui i risultati, sono tutti dati ufficiali ma si rischia il linciaggio. Alla fine mi sono detto che queste ricerche sono abbastanza facili e ognuno può farle da sè, magari visitando i siti ufficiali, quelli dove i personaggi famosi parlano in prima persona; qui mi basta di averne cominciato a parlare.
Faccio eccezione per alcuni casi esemplari, in positivo e in negativo: dal curriculum di Mario Borghezio (influente membro della Lega Nord, deputato al Parlamento Europeo) risulta quasi soltanto che è avvocato. Dire “avvocato” non è che significhi molto, c’è avvocato e avvocato; ma pazienza. Quello che mi ha stupito (non so chi ha compilato la sua biografia su wikipedia) è stato constatare che per Borghezio il capitolo “Vicende giudiziarie e di cronaca” è lunga il doppio rispetto alla biografia, e comprende cose un tantino inquietanti (la vicinanza ai terroristi neofascisti negli anni ‘70, per esempio, con annessa esaltazione dell’omicidio del giudice Occorsio).
Su Umberto Bossi, wikipedia e siti ufficiali a parte, ho letto delle colorite biografie ai tempi in cui aveva litigato con Berlusconi, negli anni ’90. Bossi dava del mafioso a Berlusconi (le condanne a Dell’Utri sarebbero arrivate molto tempo dopo), Berlusconi rispondeva “Umberto Bossi ha trovato il primo lavoro a quarant’anni, quando lo hanno eletto in Parlamento” – e qui mi fermo, ma le notizie sul “fanigottismo” di Bossi (siamo nei dintorni dei più triti luoghi comuni sui napoletani) non sono mai state smentite.
Un curriculum straordinario, e tutto in positivo, lo aveva invece Tommaso Padoa-Schioppa, ministro per l’Economia nell’ultimo governo Prodi, scomparso di recente. Padoa-Schioppa fu più volte sbeffeggiato e sbertucciato dai giornali di Berlusconi, ma provate a confrontare il suo curriculum vitae con quello di Tremonti. Viene da dire: è un peccato che Padoa-Schioppa non abbia potuto lavorare per cinque anni...Ripenso anche alle sue due battute più famose, quella sui “bamboccioni” e quella sulle tasse viste in positivo. Furono dette in un’intervista tv, penso che ci siano ancora i filmati e che si possa controllare: l’intervistatore (Fabio Fazio, se non mi confondo nel ricordo) gli chiedeva notizie sulla sua vita, e Padoa-Schioppa spiegò che era andato a vivere da solo a diciott’anni, e che gran parte della sua vita l’aveva trascorsa all’estero, fuori dall’Italia; di conseguenza era abituato ad essere autosufficiente. La battuta seguente, sui “bamboccioni” che rimangono in casa dei genitori, era molto bonaria e suonava più come un augurio che come una cattiveria. Quando Padoa-Schioppa parlò delle tasse come di una cosa bellissima, stava solo facendo dell’educazione civica: si riferiva alla nostra Costituzione, “ognuno è tenuto a pagare le tasse secondo la propria capacità contributiva”. Insomma, prima di tutto le tasse si pagano; poi si controlla come vengono spese; poi si discute se sono troppo pesanti da pagare. Un’elementare lezione di buon senso, che però costò la sconfitta elettorale perché fu ampliata e ripresa in modo negativo da chi aveva interesse a farlo.
Del resto, il Parlamento attuale è composto in gran parte dalle stesse persone che insultarono pesantemente e ripetutamente, per settimane intere, una persona come Rita Levi Montalcini: anche di questi insulti (pesantissimi) esiste documentazione video. Il curriculum vitae di Rita Levi Montalcini, quello di Padoa-Schioppa: metteteli a confronto con quello di La Russa, di Borghezio, di Gasparri, della Santanché, di Storace, di Bossi, di Maroni, di Zaia, di Cota, di Mara Carfagna, di Nicole Minetti, di Maria Stella Gelmini...
Adesso, dopo questa ricerca, comincio a capire perché l’economia italiana è rimasta ferma a quindici anni fa, come ha detto l’altro giorno il dottor Draghi, erede di Carlo Azeglio Ciampi a Bankitalia. (a proposito, come sarà mai il curriculum vitae di Mario Draghi e di Carlo Azeglio Ciampi? Quasi quasi vado a vedere...)
PS: a proposito di gente che viene continuamente sbeffeggiata, avete mai provato a dare un'occhiata al curriculum di Antonio Di Pietro? Qualsiasi cosa ne pensiate dal punto di vista politico (e io non ho mai votato per lui, tengo a precisarlo), direi che è una delle poche persone in Parlamento che davvero si merita il posto che occupa.
AGGIORNAMENTO al Giugno 2013: il deputato Borghezio è ancora lì, sulla breccia, intento a dare della "puttana" (chiedo scusa, ma Borghezio parla in questo modo e se voglio citarlo correttamente sono costretto a usare il suo lessico) a una donna che di certo non se lo merita. Viene da chiedersi: ma con chi è stato al governo, in questi ultimi vent'anni, il deputato Borghezio della Lega Nord? (mi fermo perché appena mi sono venuti in mente due o tre nomi ho cominciato a ridere... se arrivo anche al quarto nome, o al quinto, o al decimo, il governo Bossi-Berlusconi-Maroni era questa cosa qui, anche la Regione Lombardia ha avuto qualche nome dubbio e sono in corso i processi proprio in questi giorni - ma Borghezio dov'era, dormiva?)
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3 commenti:
Povero Padoa-Schioppa, che paese di merda che gli è toccato, mi vien quasi da piangere.
Bolla 451
il sogno segreto di Umberto Bossi, adesso lo sappiamo, era di mettere la tassa di soggiorno.
Adesso ce l'abbiamo, urrà!
:-(
AGGIORNAMENTO all'ottobre 2014: il curriculum di Salvini è ancora peggio di quello di Borghezio. Come si fa a dare credito a due come questi? Erano al Parlamento Europeo, è anche per la loro presenza che l'Italia conta così poco, e la Padania men che meno.
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