Poesie musicate da Claudio Monteverdi, quarto libro dei madrigali.
QUARTO LIBRO
Sfogava con le stelle
Un infermo d'amore
Sotto notturno ciel
Il suo dolore,
E dicea fisso in loro:
"O immagini belle
De l'idol mio ch'adoro,
Sì com'a me mostrate
Mentre cosí splendete
La sua rara beltate,
Così mostraste a lei
I vivi ardori miei.
La fareste col vostr'aureo sembiante
Pietosa sì come me fate amante."
(Ottavio Rinuccini)
A un giro sol de' begl 'occhi lucenti
Ride l'aria d'intorno,
E 'l mar s'acqueta e i venti,
E si fa il ciel d'un altro lume adorno;
Sol io le luci ho lagrimose e meste.
Certo quando nasceste
Cosí crudel e ria,
Nacque la morte mia.
(Guarini)
Non piú guerra, pietate
Non piú guerra, pietate, pietate,
Occhi miei belli, occhi miei trionfanti!
A che v'armate
Contr'un cor ch'è giá preso, e vi si rende?
Ancidete i rubelli,
Ancidete chi s'arma e si difende,
Non chi, vinto, v'adora.
Volete voi ch'io mora?
Morrò pur vostro, e del morir l'affanno
Sentirò si, ma sará vostr'il danno.
(Guarini)
Piagn'e sospira, e quand'i caldi raggi
Fuggon le greggi a la dolce ombr'assise,
Ne la scorza de' pini o pur de' faggi
Segnò l'amato nome in mille guise;
E de la sua fortuna i gravi oltraggi
E i vari casi in dura scorza incise,
E in rilegendo poi le proprie note
Spargea di pianto le vermiglie gote.
(Tasso: "Gerusalemme conquistata" VIII,6)
Life History of the Forget-me-not
5 ore fa
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