venerdì 8 aprile 2011

I ragni saltatori

...poi di spettacoli lì per terra minimi, mentre il prefetto era su in cima in vedetta, ne ho visti quanti si vuole.
Un ragno minuscolo, me lo ricordo ancora, che saltava come una cavalletta, e aveva quattro occhi; più altri due, se non erano le orecchie; e assaggiava con pinze piumose tutte le cose, anche le unghie delle mie dita, e poi mi sembrava di vedere che si spulciasse. E di me di sicuro si era fatto un'opinione; però non so quale. Forse ero un erbivoro accovacciato, per lui; o un monte umidiccio.
Un altro ragno invece era di quelli con una pazienza anche esagerata, che stanno fermissimi e guardano solo la ragnatela, perché non gli importa di altro. Forse canticchiava tra sé qualche canzonetta vecchia e banale, per ammazzare il tempo. Io avrei fatto così. O si ripeteva degli elenchi, per tener occupato quel po' di memoria che aveva.
Comunque in due ore non si è mai mosso, e non dormiva; anzi era tesissimo, di modo che alla fine di un giorno io dico che è più stanco che se avesse trascinato un sasso in salita per un chilometro. Stanco di stanchezza nervosa; e canticchiare allora a voce bassa qualcosa come ad esempio un blues, aiuta.
Sotto i miei occhi se ne sono sviluppate di vicende minute, all'infinito; vicende anche ridicole, oppure cruente e deprecabili, in cui risolvevo ad esempio con una spintarellina i brutti pasticci tra un'ape e un moscerino; o avvisavo una specie di elefantino minuscolo che era in pericolo, e via dicendo. Dunque così. Il pomeriggio è passato così, che ognuno osservava i suoi formicolamenti.
(Ermanno Cavazzoni, Il poema dei lunatici, ed. Guanda pag.184)

Su internet è difficile trovare siti seri dedicati ai ragni: se vi trovate un ragno in casa o in giardino, e volete sapere cos’è e se dovete magari preoccuparvi, quasi sempre i motori di ricerca vi manderanno immancabilmente ad immagini di gente stupida che gioca con le migali e con le tarantole, a film più o meno horror, e cose del genere. Il motivo di questa mancanza di siti utili è probabilmente dovuta al fatto che i ragni di casa nostra sono quasi tutti innocui, e non hanno interesse nemmeno in agraria. Però sarebbe una buona cosa potersi informare a dovere, tanto più che i tempi sono cambiati, e oggi ci sono in giro molti idioti che importano specie esotiche e pericolose. Il cambiamento climatico non è ancora arrivato al punto da far ambientare anche da noi le tarantole amazzoniche e le vedove nere americane, ma se qualcuno le porta qui più o meno di nascosto, e poi fuggono da un terrario domestico, basta anche una sopravvivenza di mezza giornata per causare pericolo.
Però un sito molto bello con tante immagini di insetti e di ragni e di altre piccole creature l’ho infine trovato, http://www.lucianabartolini.net/ . Le tre immagini qui sotto vengono da questo sito: i ragni saltatori di cui parla Cavazzoni (pardon, Savini...) sono ragni molto piccoli, e molto comuni; è più che probabile che si tratti di uno di questi, un Phileus crisops o magari un Menemeus semilimbatus, o un Salticidae qualsivoglia.

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