martedì 23 giugno 2020

La Tempesta


"La Tempesta" di Shakespeare nella regia di Giorgio Strehler è un altro degli spettacoli straordinari, probabilmente irripetibili, di quelli che ti fanno pensare che un'altra "Tempesta" sarà sempre deludente - ma poi il teatro va avanti, le nuove generazioni non sanno nemmeno di cosa stai parlando e pensano che si tratti di nostalgia (no, non è nostalgia) e magari non vanno nemmeno a teatro. Del resto, il tempo è impietoso e il teatro è fatto della sostanza di cui sono fatti i nostri sogni; della "Tempesta" diretta da Strehler esiste una buona registrazione video, più che consigliabile, ma non rende l'idea di essere lì in mezzo durante la rappresentazione, magari nella tempesta iniziale, o nei volteggi aerei di Giulia Lazzarini come Ariel (volava per davvero, un prodigio teatrale degno di Leonardo), o nel finale quando Tino Carraro nei panni di Prospero spezza la sua bacchetta, e la scenografia crolla, ormai senza vita, inutile orpello a questo punto (un colpo di scena simile a quello del finale dei "Giganti della montagna" di Pirandello, sempre con la regia di Strehler). Per chi volesse avere un'idea di cosa succedeva nella scena iniziale, con il mare in tempesta, si può consigliare un film di Maurizio Nichetti di quegli anni, "Ho fatto splash" (uscito nel 1980), dove due dei protagonisti sono coinvolti nello spettacolo; si vede anche Giulia Lazzarini, che si è prestata allo scherzo.
Io ero presente nel novembre 1978, e sarei tornato a vederlo in anni successivi. Lo spettacolo era al Teatro Lirico, e non al Piccolo Teatro di via Rovello; il Lirico era di maggiori dimensioni e si prestava meglio all'allestimento, e soprattutto ai voli di Ariel / Giulia Lazzarini. C'erano tanti ottimi attori: Massimo Foschi aveva rimpiazzato Michele Placido nel ruolo di Calibano (Placido fece solo le primissime recite, se non ricordo male), Fabiana Udenio era Miranda, Massimo Bonetti era il principe, Mimmo Craig e Armando Marra erano i due clowns, la corte reale era composta da Claudio Gora, Luciano Virgilio, Osvaldo Ruggieri, Mario Carrara, Luciano Mastellari, Marco Marelli. Il capitano della nave era Bruno Noris, il nostromo Alvaro Caccianiga; scene e costumi di Luciano Damiani, movimenti mimici di Marise Flach (importantissimi in questo spettacolo), musiche di Fiorenzo Carpi. La traduzione utilizzata era quella di Agostino Lombardo.



Prospero: ... We are such stuff
as dreams are made on ;
and our little life
is rounded with a sleep.
(William Shakespeare, La tempesta, atto 4 scena 1 )

Prospero: Now my charms are all overthrown ,
and what strength I have is my own,
which is most faint : now, 'tis true,
I must be here confined by you,
or sent to Naples.
(William Shakespeare, La tempesta, il finale)

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