"La Tempesta" di Shakespeare
nella regia di Giorgio Strehler è un altro degli spettacoli
straordinari, probabilmente irripetibili, di quelli che ti fanno
pensare che un'altra "Tempesta" sarà sempre deludente - ma
poi il teatro va avanti, le nuove generazioni non sanno nemmeno di
cosa stai parlando e pensano che si tratti di nostalgia (no, non è
nostalgia) e magari non vanno nemmeno a teatro. Del resto, il tempo è
impietoso e il teatro è fatto della sostanza di cui sono fatti i
nostri sogni; della "Tempesta" diretta da Strehler esiste
una buona registrazione video, più che consigliabile, ma non rende
l'idea di essere lì in mezzo durante la rappresentazione, magari
nella tempesta iniziale, o nei volteggi aerei di Giulia Lazzarini
come Ariel (volava per davvero, un prodigio teatrale degno di
Leonardo), o nel finale quando Tino Carraro nei panni di Prospero
spezza la sua bacchetta, e la scenografia crolla, ormai senza vita,
inutile orpello a questo punto (un colpo di scena simile a quello del
finale dei "Giganti della montagna" di Pirandello, sempre
con la regia di Strehler). Per chi volesse avere un'idea di cosa
succedeva nella scena iniziale, con il mare in tempesta, si può
consigliare un film di Maurizio Nichetti di quegli anni, "Ho
fatto splash" (uscito nel 1980), dove due dei protagonisti sono
coinvolti nello spettacolo; si vede anche Giulia Lazzarini, che si è
prestata allo scherzo.
Io ero presente nel novembre 1978, e
sarei tornato a vederlo in anni successivi. Lo spettacolo era al
Teatro Lirico, e non al Piccolo Teatro di via Rovello; il Lirico era
di maggiori dimensioni e si prestava meglio all'allestimento, e
soprattutto ai voli di Ariel / Giulia Lazzarini. C'erano tanti ottimi
attori: Massimo Foschi aveva rimpiazzato Michele Placido nel ruolo di
Calibano (Placido fece solo le primissime recite, se non ricordo
male), Fabiana Udenio era Miranda, Massimo Bonetti era il principe,
Mimmo Craig e Armando Marra erano i due clowns, la corte reale era
composta da Claudio Gora, Luciano Virgilio, Osvaldo Ruggieri, Mario
Carrara, Luciano Mastellari, Marco Marelli. Il capitano della nave
era Bruno Noris, il nostromo Alvaro Caccianiga; scene e costumi di
Luciano Damiani, movimenti mimici di Marise Flach (importantissimi in
questo spettacolo), musiche di Fiorenzo Carpi. La traduzione
utilizzata era quella di Agostino Lombardo.
Prospero: ... We are
such stuff
as dreams are made on ;
and our little life
is rounded with a sleep.
(William Shakespeare, La tempesta, atto 4 scena 1 )
Prospero: Now my charms
are all overthrown ,
and what strength I have
is my own,
which is most faint : now,
'tis true,
I must be here confined by
you,
or sent to Naples.
(William Shakespeare, La tempesta, il finale)
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