I fiori azzurri, o tendenti al violetto, sono molti: myosotis (nontiscordardime), violette, veroniche, genziane, eccetera. Le violette molto spesso sono state coltivate da qualcuno, magari per bordare le aiuole, e poi sono “scappate” via; i nontiscordadime sono invece gioiosamente selvatici, infestanti anch’essi. E’ un fiore piccolino e molto bello, disprezzato solo perché molto comune. Da bambino mi capitava spesso di indicarlo dicendo appunto che era un bel fiore, ma gli adulti mi rispondevano sempre che era un nontiscordadimè, non valeva la pena di perderci tempo. Adesso scopro perfino, facendo una ricerca su internet, che il suo nome scientifico significa “orecchio di topo”: ohibò, mai visto un topo con le orecchie azzurre; e anche la forma del fiore mi sembra tut’altra cosa. Forse la foglia? Forse perché un topo si può nascondere tra le piantine? Ma no, in quest’ultimo caso “myosotis” potrebbe essere qualsiasi pianta o erbaccia. Meglio allora l’altro nome che gli si dà di solito, il fiorellino della Madonna, un po’ troppo poetico ma il riferimento al colore azzurro del manto della Madonna mi pare più pertinente.
da www.wikipedia.it Il genere Myosotis (termine che in greco significa orecchie di topo, dalla forma della foglia), della famiglia delle Boraginaceae, comprende circa 50 specie di erbe annuali o perenni, alcune conosciute anche come nontiscordardimé e/o occhi della Madonna. Il nome di "non ti scordar di me" pare legato a una storia austriaca, occorsa lungo il Danubio: due giovani stavano scambiandosi le promesse attraverso il simbolo di questo fiore, ma lui cadde nel fiume vorticoso e, prima di morire, le gridò appunto la famosa frase. Gli "occhi della Madonna" potrebbero essere legati allo stesso significato, cioè a quello di affidare, mediante il dono di questo fiore, la persona cara in partenza alla benevolenza divina. Nella Germania del 15simo secolo, chi indossava il fiore non sarebbe stato dimenticato dalla propria amata; mentre le donne lo indossavano come segno di fedeltà. La massoneria usa il "nontiscordardimé" per ricordare quei massoni vittime del regime nazista. (...)
Altri fiori e fiorellini più o meno azzurri, sempre da “Che fiore è questo” di D.Aichele e M.Golte-Bechle, editore Franco Muzzio:
nella prima tavola: 1.veronica chamaedrys 2. veronica austriaca 3. veronica officinalis 4. succisa pratensis 5. gentianella ciliata
nella seconda tavola: 1.viola canina 2.lathyrus linifolius o l. montanus 3. aconitum napellus 4. ajuga genevensis 5. ajuga reptans 6. salvia pratensis
(la foto del nontiscordardime viene da un sito internet del quale non mi sono segnato il link, me ne scuso profondamente perché è molto bella.)
Fango bollente - Vittorio Salerno
1 giorno fa
4 commenti:
forse i petali sono piccoli, sensibili e tremuli come le orecchie dei topini.
p.s.
sono deliziosi e delicati questi tuoi post e rendono giustizia ai semplici
pps.
ho appena finito di vedere L'infanzia di Ivan.
E' meraviglioso.
hanno anche il vantaggio di farmi scrivere poco...
:-)
sì, nel film di Tarkovskij ci sono sequenze straordinarie. Non direi che tutto il film è un capolavoro, ma molte sequenze sono già fuori dall'ordinario (quelle dei sogni, soprattutto, ma anche l'attraversamento dell'acqua...)
A me piace tutto, ma le sequenze iniziali e finali sono indefinibili per quanto sono belle.
In questi giorni, con calma, vengo a degustare i tuoi post sul film, altrettanto d'atmosfera.
Buonanotte ( vista l'ora) :-)
cara Giacinta, visto come funziona blogger in questi giorni, non mi resta che augurarti buona fortuna...
ciao!
:-)
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