sabato 1 agosto 2009

Valzer e pirati

Forse i valzer più belli di tutti i tempi li ha scritti Dvorak. Non sono un appassionato di questo genere, ma i valzer di Antonin Dvorak sono indimenticabili, dolci e struggenti. Ascoltare per credere, vorrei dirvi: ma non posso, gli "Otto valzer op.54" di Antonin Dvorak (1841-1904) sono assolutamente fuori catalogo, e io li posso ascoltare solo perché, tanti anni fa, li ho registrati dalla radio.
E quindi in questo momento forse sono davvero un pirata, uno di quelli che affossano l'industria discografica; ma poi mi consolo, perché la mia registrazione non è un gran cosa, dal punto di vista tecnico. Ho provato a comperare il disco, da cui è tratta, ma nessuno dei negozi di Milano è riuscito a procurarmela: e posso assicurarvi che se un disco non lo trovano alla Bottega Discantica vuol dire proprio che non c'è più e non ci si può fare niente.
Quante volte avreste voluto spendere dei soldi, magari per fare un regalo, e non siete riusciti a trovare quello che state cercando? La chiamano "censura di mercato", ed è un termine che trovo molto esatto. Non importa che cosa state cercando, che cosa vi piace vedere o ascoltare, se sia rock o rap o Nilla Pizzi: c'è qualcuno che pensa anche per voi, e decide che cosa si può trovare e che cosa no. Può anche essere un film appena uscito, e che magari ha ricevuto ampi riconoscimenti e premi, e magari anche un film di Hollywood con attori famosi: ma se l'omino addetto alla programmazione della tv o del cinema decide che non va bene, noi non possiamo vederlo. Magari, a essere fortunati, lo trasmettono in tv alle due di notte; o magari vi aprono un canale tv apposito, che magari si chiama cult (in italiano suona male...) a rimarcare che siete proprio difficili e anche un bel po' noiosi; però per vederlo (forse) dovete comperare decoder e antenna parabolica, e magari pagare un abbonamento. E vi dimostreranno anche, se avete qualche dubbio, che si tratta di un affare e che è davvero conveniente, e che sbagliate tutto se perdete tempo a lamentarvi.
L'unica speranza è internet, per il futuro; che ci sia qualcosa di simile al primo Napster, un punto di interscambio affidabile tra appassionati. Pagando e rispettando il diritto d'autore, per carità: ma almeno che si possa scegliere, con la nostra testa e non con quella dell'omino di turno. Ma ormai anche questa è solo una vana speranza, presto anche internet (o come si chiamerà in futuro) sarà in mano al solito monopolista, come è già successo con le televisioni, via etere o via cavo o con decoder: aspettiamo solo di vedere chi sarà, dopo i Berlusconi e i Murdoch.
Non aspettiamoci di decidere come se fossimo padroni in casa nostra, insomma; ma se nel frattempo qualcuno ha in casa il disco con le "Sedici danze tedesche op.33" di Franz Schubert, suonate da Alfred Brendel, mi farebbe piacere saperlo. La mia copia pirata, infatti, è molto disturbata: quel giorno, quindici anni fa, la ricezione radio non era perfetta; o forse il mio registratore stava perdendo i colpi.
(Giuliano, 27 marzo 2004)

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