Una decina d'anni fa, Al Bano si rivolse al Tribunale perché, diceva, Michael Jackson gli aveva copiato una canzone. Il Tribunale nominò come perito Roman Vlad, grande musicologo e compositore, italiano di origine romena, direttore artistico della Scala e di altre importanti istituzioni musicali. Vlad esaminò con attenzione i due brani, e il suo responso fu che si trattava di composizioni piuttosto banali, del genere che avrebbe potuto scrivere anche un bambino; e che quindi non era il caso di scomodare il diritto d'autore per questa causa.
Il processo venne rifatto, e naturalmente questa volta si cercò un perito un po' più accomodante, che diede causa vinta ad uno dei due (ad Al Bano, mi pare). Questa storiellina può fare il paio con una dichiarazione di Gino Bramieri di tanti anni fa: gli avevano chiesto come faceva a sapere tante barzellette sempre nuove, e lui aveva risposto che non ne ricordava poi così tante. Sì, ne sapeva un migliaio, ma soprattutto lui contava sul ricambio del pubblico: il pubblico, dopo qualche tempo, si dimentica la barzelletta e gli sembra nuova, oppure gli fa piacere riascoltarla; e, soprattutto, il pubblico cambia. I più giovani, magari i bambini, non conoscono le vecchie barzellette e per loro sono tutte nuove. E' quello che capita con le canzoni: possono sembrare nuove, ma andate a dirlo agli addetti ai lavori (quelli veri) e vedrete che risate che si faranno. La novità il più delle volte è la faccia dell'artista: le belle ragazze sono sempre gradite, e se sono molto giovani è ancora meglio. In alternativa, tatuaggi e linguacce e gesti provocatori (sempre gli stessi anche loro: dopo 40 anni da quando Jimi Hendrix bruciava la chitarra e la suonava coi denti, cos'altro si può inventare?).
Banalità per banalità, confesso di preferire le canzoni per i bambini, Zecchino d'Oro compreso. C'è più musica nel "Valzer del moscerino" che in tante canzoni vendute per nuove; e c'è più musica nei libri degli esercizi per principianti del pianoforte (i più usati: il Czerny, la tecnica per l'uso delle dita del Longo) che in cinquant'anni di Sanremi e di Canzonissime.
Kinder schafft neues, "bambini fate cose nuove": pare che lo abbia detto Richard Wagner ai suoi eredi, parlando di musica. E' una bella frase, alla quale si può contrapporre quella di Verdi altrettanto famosa, e cioè che "alle volte per fare cose nuove occorre tornare all'antico".
Sono le due tendenze principali della musica, e dell'arte tutta. Sediamoci e aspettiamo, forse qualcosa cambierà e faremo in tempo a vederla.
Life History of the Forget-me-not
5 ore fa
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